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Digitale terrestre: Freccero, ‘Per Rai4 anno sorprendente. Ora però bisogna investire e produrre fiction e intrattenimento’

Italia


Un “anno sorprendente“: così Carlo Freccero, presidente di Raisat e direttore di Rai4, definisce i primi 365 giorni del canale free del digitale terrestre Rai, nato il 14 luglio del 2008.

“Bastano alcuni dati per spiegare questo aggettivo – ha detto Freccero – : dal primo al 12 luglio, in prime time, gli spettatori medi sono stati 96 mila e nell’intera giornata 38.463 (a fine giugno erano 31 mila)”.

 

Grazie a questi risultati, Rai4, che ripropone serie tv e film, è tra le prime reti del digitale, comprese quelle di Sky.

“E in Sardegna – ha aggiunto Freccero -, la prima regione a spegnere il segnale analogico a fine ottobre 2008, lo share di Rai4 nelle 24 ore è 2,48%, un dato che conferma il trend di crescita degli ultimi mesi”.

Freccero ha sottolineato che, “anche se non direttamente confrontabili, perché in onda su piattaforme diverse, i risultati di Rai4 sono simili a quelli dei canali cinema e intrattenimento di Sky. Non solo: a giugno 2009 il canale è al secondo posto, sia nelle 24 ore che nel prime time, preceduto solo da Sky Cinema1″.

 

I numeri non sono tutto, per Freccero: “sui blog dedicati alla tv il canale ha ricevuto un gradimento altissimo e anche la risposta pubblicitaria. Rai4 è una rete che si è posta come alternativa al lavoro egregio fatto da Sky: ora però – ha avvertito – bisogna cominciare a produrre, il che significa poter disporre per il 2010 di un budget superiore a quello attuale, di circa 8 milioni. L’obiettivo – ha spiegato Freccero – è produrre soprattutto fiction e intrattenimento dopo che già realizziamo due magazine, Sugo e Vite reali”.

Credo – ha ancora detto il direttore di Rai4 – che ci possano essere buone possibilità. I nuovi dirigenti ancora non li ho visti, sono impegnati con altre questioni. Ma sono fiducioso: le idee ci sono e in questi casi, in genere, si trovano anche i soldi”.

 

Una di queste, è proprio la trattativa con Sky per decidere le sorti dei canali di RaiSat. Che succederebbe se la Rai decidesse di non stare più sulla piattaforma satellitare?

“Mi dispiacerebbe – ha risposto Freccero -: si perderebbe il lavoro fatto su RaiSat e proprio Rai4, che ha un pubblico di riferimento compreso tra 25 e 40 anni, complementare dunque alle reti generaliste Rai, ha usufruito del lavoro svolto su RaiSat perché è lì che ho compreso le logiche di programmazione e lo scenario competitivo di Sky”.

 

“Spero che la mia presidenza sarà caratterizzata dall’innovazione dal punto di vista tecnico e tecnologico, di cui il digitale terrestre è un punto importante, e dall’integrazione con gli altri mezzi di comunicazione, soprattutto il web”.

Lo ha detto il presidente della Rai, Paolo Garimberti, alla presentazione della copertura integrale e multimediale che farà il servizio pubblico della 13/a edizione dei mondiali di nuoto, in programma a Roma dal 17 luglio al 2 agosto.

 

Per Garimberti questi mondiali, “uno dei tre grandi appuntamenti sportivi per l’estate della Rai, insieme al Tour de France e ai mondiali di atletica di Berlino, sono una grande occasione per cominciare a sperimentare. Il mio sogno è che il portale sportivo della Rai diventi un punto di riferimento per tutti i ‘maniaci appassionati’ di sport. Come sono anch’io“.

 

Il presidente della Rai ha anche ricordato l’importanza della radio per il servizio pubblico, “un mezzo straordinario e ascoltatissimo. Non sottovalutiamolo, punterò molto anche su questo“.

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