Comunicare i grandi eventi. A. Radic (Expo 2015): ‘TV, Internet e Stampa, gli strumenti per proporre l’Expo 2015 al mondo’

di di Raffaele Barberio |

Intervista ad Andrea Radic, Direttore della Comunicazione di Expo 2015

Italia


Andrea Radic

Fatta la squadra, guidata con polso sicuro dall’ad Lucio Stanca, Expo 2015 è definitivamente diventata operativa. I prossimi mesi saranno determinanti per dare dettaglio alle azioni previste da qui ai successivi sei anni.

La comunicazione giocherà un ruolo importante e parte del successo atteso per Expo 2015 dovrà fare affidamento proprio alle modalità con cui il grande evento comunicherà se stesso all’Italia, all’Europa e al resto del mondo.

Di questi temi abbiamo parlato con Andrea Radic, 46 anni, da poche settimane Direttore della Comunicazione di Expo 2015. Ecco le suggestioni che abbiamo raccolto.

K4B. Per Expò 2015 sarà molto importante la comunicazione, da indirizzare non solo verso Milano e L’Italia, ma anche verso l’Europa e il mondo. Target molto diversi, come pensate di raggiungerli efficacemente?

Radic. Grandi eventi come Expo 2015 nascono con il dichiarato obiettivo di coinvolgere il mondo intero. Un coinvolgimento che deve fondarsi su idee e contenuti, sui quali poi sviluppare un complesso processo di raccolta di progetti concreti. Il tema dell’Expò 2015 è “Nutrire il pianeta energie per la vita“, un tema fondamentale non solo per la crescita culturale e scientifica, ma anche umana di gran parte della popolazione del pianeta; questo vuol dire che il tema centrale dovrà essere poi declinato attraverso i punti fondamentali della storia di ciascun Paese che parteciperà al grande evento. Anche questo è il senso di un appuntamento così globale come l’Expo, che vuole essere un contributo universale per lo scambio di culture, di progetti, di patrimoni di ricerca scientifica, che nel nostro caso vuol dire guardare alla bioagricoltura, al tema della nutrizione del pianeta e, quindi, alla catena alimentare, alla filiera che deve assicurare il nutrimento necessario all’umanità.

K4B. Poi dovete comunicare con il mondo intero…

Radic. Allo stesso tempo abbiamo una grande responsabilità: quella di comunicare all’esterno, in Italia e nel mondo. Expo 2015 è innanzitutto Milano, è la Lombardia, è l’Italia con il suo straordinario patrimonio turistico e culturale: Roma, Firenze, Venezia, il bellissimo Sud, insomma un intero Paese con le sue eccellenze e i suoi valori. Miriamo a far sì che Expo 2015 sia un insieme articolato di aspetti culturali, di scoperte e di conoscenza tale che non si potrà fare a meno di venirci. Ma senza peccare di presunzione; riteniamo che venire all’Expo 2015 significherà anche visitare il Paese-Italia e allo stesso tempo chi verrà in Italia per visitarne i valori artistici e le bellezze naturali potrà e dovrà avvertire forte il richiamo a partecipare a Expo 2015.

K4B. E i giovani?

Radic. I giovani sono, in particolar modo, la categoria che più verrà interessata, che più ha voglia di partecipare, ed è per questo che stiamo pensando ad iniziative di comunicazione mirate in particolar modo a loro, anche a quelli che oggi sono più giovani, ma saranno nel 2015 possibili visitatori. Tutto questo per costruire intorno a Expo 2015 una straordinaria occasione quasi didattica e comunque di conoscenza, un fatto importante nella vita di ciascuno, specialmente di un giovane, che deve percepirlo come un elemento di crescita e di sviluppo della propria vita. E per noi deve essere un fatto irrinunciabile nella formazione di ogni giovane del 2015.

K4B. In questo momento si avverte molto la crisi dell’editoria…quale aiuto potrà arrivare da Expo 2015?

Radic. Expo 2015 è innanzitutto un grande evento che va raccontato e che può rappresentare, proprio per questo, un’occasione rilevante per il sistema editoriale. Da recenti indagini sia della Bocconi sia della Camera di Commercio, e per ultimo un recente e autorevole editoriale del Corriere della Sera, emerge un raffronto tra grandi eventi come le Olimpiadi e gli Expo mondiali e ciò che vien fuori è che questi ultimi valgono, se posso estremizzare, dieci volte un’Olimpiade.

E questo vale, naturalmente, anche per Milano Expo 2015.

Si tratta di grandi eventi che hanno la capacità di far ripartire il motore economico di grandi macro-aree, dando impulso a interi territori nazionali. Tutto ciò fa immaginare che anche dal punto di vista dello sviluppo della comunicazione e dei sistemi editoriali, le opportunità che si creeranno intorno a Expo 2015 genereranno grande interesse in tutti i gruppi e soggetti che operano nel Paese e questo interesse che noi vogliamo si trasformi in entusiasmo, questa voglia di partecipare darà, a mio modo di vedere, l’opportunità di sviluppare economicamente e produttivamente nuovi settori che gioveranno direttamente o indirettamente al sistema complessivo dell’editoria in tutte le sue espressioni. Expo 2015 sarà anche e innanzitutto un’esplosione di esperienze e di emozioni e l’industria culturale appunto registra, presenta, amplifica, commenta, fissa le esperienze e le emozioni.

K4B. Il mondo si sposta sempre più in rete, quale rapporto tra internet e la carta stampata nella vostra strategia?

Radic. La carta stampata resta uno strumento tradizionale d’informazione e ancor di più di approfondimento, ma, come si sa, se vuoi sapere le ultime notizie, devi andare su internet o usare il tuo smartphone o il notebook per avere l’ultim’ora magari dalle versioni online dei grandi quotidiani cartacei. Insomma non si aspetta più il giorno dopo per saper cosa è successo il giorno prima e noi ne terremo ampiamente conto innanzitutto in corso di evento durante l’Expo 2015.

K4B. In che modo e in che direzione Internet svilupperà la partecipazione dell’utente?

Radic. Nel dialogo che stiamo instaurando con l’opinione pubblica, internet è uno straordinario strumento di dialogo, ovviamente aperto a tutti quindi anche alle criticità rappresentate dalle posizioni contrarie alle proprie, ma vogliamo sapere anche queste, anzi, innanzitutto queste, per conoscere le critiche ed imparare, quando occorre, da esse.

Quindi Internet è per noi lo strumento di grande dialogo per eccellenza e contemporaneamente di raccolta d’idee, proposte e suggerimenti dal basso, mentre la televisione è lo strumento di divulgazione dei messaggi al grande pubblico e la carta stampata è lo strumento di approfondimento.

Allo stato attuale questo ci sembra il paradigma più efficace e ne terremo ampiamente conto per Expo 2015.

K4B. Tv, Stampa e Internet: sono le tre punte che vengono create oggi per la comunicazione: come pensate di investire in questi mezzi e con quale mix per avere il giusto equilibrio nella promozione di un Expo vincente?

Radic. Intendiamo investire in modo efficace ed efficiente su tutt’e tre le punte del tridente da lei citato.

Il web e il suo mondo sono fondamentali per la valenza mondiale del contatto e per la possibilità, da qualunque angolo della terra, di informare e informarsi, di verificare, di aggiornare e approfondire.

Non dobbiamo però dimenticare che nell’Europa continentale e in particolar modo in Paesi come l’Italia, ma direi anche la Francia o la Gran Bretagna , l’accessibilità al web non è ancora in percentuali tali per cui il web possa essere considerato come canale sufficiente e onnicomprensivo.

Molta parte della popolazione non si informa attraverso il web, ma attraverso principalmente la televisione, quindi non dobbiamo assolutamente sottovalutare un investimento innanzitutto di attenzione verso la televisione; quindi non solo o non tanto investimento economico, ma di idee anche attraverso partenership.

Vogliamo coinvolgere i broadcaster, vogliamo coinvolgere i costruttori e i produttori di comunicazione. Vogliamo che in questo progetto entrino come parti operative, come parti in commedia, come attori del medesimo palcoscenico, numerosissimi soggetti. In sostanza, non siamo il futuro grande cliente della piattaforma pubblicitaria italiana. Siamo qualcosa di diverso che deve trovare il coinvolgimento e il supporto del mondo economico, del mondo produttivo e del mondo creativo per poter rappresentare al meglio questi tre ambiti strategici per il benessere del Paese.

K4B. Mette le mani avanti?

Radic. No, non mi fraintenda. Sappiamo già che Expo 2015 porterà oltre 70.000 nuovi posti di lavoro che nasceranno intorno al suo indotto e al suo percorso, quindi è ovvio che ci sarà un risveglio ed una crescita economica intorno all’evento, ma quello che noi vogliamo su ogni altra cosa è raccogliere le eccellenze creative e comunicazionali italiane, perché si possa lavora bene e insieme intorno a un obiettivo-Paese. L’ultimo punto che mi sta a cuore riguarda infine la carta stampata, che continua a essere il luogo dell’approfondimento e per questo vorrei trovare nell’editoria italiana e non solo italiana l’opportunità di approfondire i temi di Expo 2015, approfondirne i significati e approfondirne gli obbiettivi. C’è tanto da fare, con il contributo di tutti.

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