Roaming: telefonare e navigare il web dall’estero non è più un lusso. Scattano i nuovi tagli Ue

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Roaming

A partire da oggi costerà meno inviare un sms o fare una telefonata verso un altro Paese della Ue: entrano infatti in vigore le nuove tariffe imposte dalla Commissione europea per evitare lo ‘shock da bolletta’ alla fine delle vacanza.

 

Inviare un sms costerà quasi tre volte meno rispetto alla media attuale per un massimo di 11 centesimi di euro (13,2 centesimi inclusa l’Iva), fare una chiamata non potrà costare più di 43 centesimi e riceverla non più di 19 centesimi al minuto.

I consumatori che per lavoro o per piacere viaggeranno per l’Europa, beneficeranno inoltre dell’introduzione della fatturazione al secondo dopo 30 secondi per le chiamate effettuate in roaming e dopo il primo secondo per le chiamate ricevute all’estero. Attualmente, infatti, i consumatori pagano mediamente il 24% in più per le chiamate effettuate e il 19% in più per quelle ricevute quando si trovano all’estero, in quanto le chiamate in roaming sono molto spesso fatturate non al secondo, ma al minuto.

 

I tagli scatteranno anche per i prezzi dei servizi dati (il costo per inviare email o immagini, navigare in internet da telefonino o Pc portatile, scaricare un film) che saranno regolati con tariffe massime all’ingrosso di 1 euro per megabyte (IVA esclusa).

Attualmente, il prezzo medio di questi servizi è di 1,68 euro per megabyte, ma può arrivare in alcuni Paesi, come l’Irlanda, a sfiorare i 7 euro e la scarsa trasparenza dei contratti ha creato seri problemi ai consumatori: esemplificativo il caso di un utente tedesco che aveva scaricato un programma televisivo in roaming durante un soggiorno in Francia si è visto recapitare una bolletta di 46 mila euro.

 

Il nuovo regolamento incide dunque anche sul versante della ‘trasparenza’, introducendo una serie di misure da mettere in atto entro marzo 2010, tra cui un meccanismo di blocco che permetterà di specificare in anticipo un importo massimo prima che il servizio sia interrotto.

Il limite massimo dovrebbe essere fissato a 50 euro – o un’altra soglia più elevata a scelta del consumatore – e si applicherà automaticamente a tutti i clienti che non avranno comunicato una scelta diversa entro il 1° luglio 2010.

 

I nuovi tagli alle tariffe dovrebbero ridurre di un ulteriore 60% i costi di roaming per i consumatori europei e, secondo la Commissione,  faranno aumentare l’uso dei telefoni cellulari.

 

In base alle disposizioni Ue, inoltre, le tariffe scenderanno ulteriormente fino al 1° luglio del 2011, quando effettuare una chiamata da un paese diverso dal proprio costerà 35 centesimi. Le chiamate ricevute, invece, non potranno costare più di 15 centesimi dal 1° luglio 2010 e non più di 11 centesimi dal 1° luglio dell’anno successivo.

 

“Sta per concludersi la fase delle tariffe di roaming esorbitanti”, ha dichiarato il Commissario Viviane Reding, che in questi anni ha portato avanti una lotta risoluta contro i costi eccessivi della telefonia mobile.

La Reding ha esortato quindi gli operatori mobili europei a trasferire rapidamente i risparmi derivanti dal taglio delle tariffe all’ingrosso agli utenti del roaming.

 

“La Commissione e le autorità nazionali di regolamentazione effettueranno un attento monitoraggio delle tariffe del roaming di dati e l’anno prossimo esamineranno la situazione per verificare se il mercato stia finalmente diventando concorrenziale”, ha ammonito il Commissario.

 

Gli operatori mobili italiani, nel frattempo, si sono adeguati alle disposizioni comunitarie: Tim, Vodafone e Wind hanno tutti fissato il costo per inviare un sms all’estero a 13 centesimi di euro (il tetto stabilito dalla Ue è di 13,2 centesimi se si calcola anche l’Iva), H3G a 12 centesimi.

 

Telecom Italia ha annunciato anche che da oggi costerà di meno chiamare un cellulare dal telefono di casa: in particolare, per telefonare a un cliente Tim il prezzo passa da 15,36 centesimi di euro al minuto a 13,36 in fascia intera (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18,30), e da 8,92 a 7,76 centesimi di euro in fascia ridotta (dalle 18,30 alle 8 dei giorni feriali e sabato, domenica e festivi); per chiamare un telefonino Vodafone il costo è 13,86 centesimi, contro i precedenti 15,95, in fascia intera e 7,92 centesimi (da 9,11) in quella ridotta. Il prezzo per una telefonata verso Wind è invece rispettivamente di 15,61 centesimi al minuto (dai precedenti 16,86) e di 9,08 centesimi (da 9,65). Le chiamate verso i cellulari H3G, scendono da 22,01 a 18,52 centesimi al minuto in fascia intera e da 12,78 a 10,84 in quella ridotta. Resta invariato lo scatto alla risposta pari a 7,87 centesimi.