Crisi economica e audiovisivo: la fiction francese messa in crisi dall’avanzata delle serie americane

di Raffaella Natale |

Francia


Tv a colori

La fiction francese è minacciata sempre più da quella americana. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto dell’Associazione per la promozione dell’audiovisivo (Apa), che analizza tutta la produzione televisiva per il 2008.

Il presidente dell’Apa, Jean-François Boyer (produttore tra l’altro di “Un village français” in onda su France 3), ha ammesso la propria preoccupazione per l’avanzata della fiction d’oltreoceano nella fascia prime time.

 

Stando ai dati raccolti dall’agenzia Npa per l’Apa il rapporto tra serie televisive francesi e americane è di 13 contro 57, nell’ambito dei cento programmi più visiti dai telespettatori francesi nel 2008.

Lo Studio, pubblicato in occasione della giornata della produzione Tv che l’Apa ha organizzato oggi 22 giugno, evidenzia che “continua l’esplosione della fiction americana, trainata dalla serie ‘Les experts’ (su Tf1), che occupa il 47° posto nella Top 100 mentre quella francese si attesta a livelli più bassi”.

Nel 2005, la situazione era “inversa”, ha rilevato Boyer, con un rapporto di 56 fiction francesi contro 4 americane.

 

Per l’Apa non si tratta di un problema di finanziamento. Le entrate pubblicitarie dei nuovi media, internet e Tv digitale terrestre sono aumentate. Secondo il barometro dell’Apa, “il fatturato pubblicitario dei canali gratuiti della TDT non cessa d’aumentare a svantaggio dei canali nazionali. La parte del mercato dei canali del digitale terrestre è quadruplicata in due anni, per arrivare al 14%. Questa tendenza si conferma nel 2009″ .

Tuttavia, secondo Boyer, “nessuna delle risorse pubblicitarie va alla creazione“: i nuovi canali della TDT non sono ancora sottomessi agli obblighi imposti invece ai grandi broadcaster che devono indirizzare una parte dei loro investimenti alla creazione francese.

 

Il barometro dell’Apa conferma questo stato di cose. Gli investimenti in fiction di Tf1 e M6 continuano a crescere nel 2008, in particolare attraverso il lancio delle serie quotidiane.

Arte ha raddoppiato i propri investimenti e sviluppato la messa in produzione di diverse serie in formato da 52 minuti. France Télévisions, che nel 2008 ha investito 258 milioni di euro nella fiction, ha annunciato un aumento progressivo dei propri investimenti nel corso dei prossimi anni.

 

Per contro, l’investimento dei nuovi canali della TDT resta marginale. Con 1,1 milione di euro (e solo quattro ore di fiction in prime time) l’investimento di questi canali nella fiction non rappresenta che lo 0,2% del totale.

 

Resta la crisi finanziaria ed economica, che pesa enormemente sulla produzione audiovisiva. Per Jean-François Boyer, “la crisi è davanti a noi anche se è cominciata nell’autunno del 2008″ .

Secondo lui il settore più toccato sarà quello dell’animazione la cui produzione, molto costa, è solitamente finanziata con capitali esteri.

 

Il barometro dell’Apa ha inoltre evidenziato che “nel 2008 le reti pubbliche hanno diminuito i loro investimenti nella produzione animata, con un calo di France 3 che torna al livello del 2006 dopo un 2007 particolarmente forte”.

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