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Digitale terrestre: Romani, ‘L’Italia caso scuola per l’Europa. Per una volta diamo il buon esempio per innovazione tecnologica’

Italia


Le critiche sul passaggio del sistema televisivo al digitale terrestre sono sintomo di “provincialismo“, mentre la stessa trasformazione tecnologica si espande in tutto il mondo: “E’ una rivoluzione mondiale“, ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Paolo Romani a Unomattina, “visto che proprio in questi giorni New York sta passando al digitale e il 66% del Brasile, con San Paolo e Rio de Janeiro, è già digitale”.

A poche ore dallo switch-over, cioè il passaggio di Raidue e Retequattro sul digitale, che scatterà a mezzanotte a Roma e nel Lazio (esclusa la provincia di Viterbo), Romani ha ricordato che la transizione alla nuova tecnologia, nel nostro paese, “…aiuterà l’alfabetizzazione informatica delle famiglie italiane che non hanno ancora un computer”.

Per rendere l’idea dell’interattività che sarà possibile con la nuova tecnologia, “un giorno potremo vedere sul nostro schermo Tv le pagelle dei nostri figli“.

Per il sottosegretario, ci saranno vantaggi anche in termini di occupazione: “Ogni euro investito nel digitale ritorna in termini di Pil per un euro e mezzo, traducendosi in nuova ricchezza per il paese“. E soprattutto “la nuova tecnologia completerà il processo di digitalizzazione del paese, sostenendo il percorso già intrapreso dalle famiglie italiane”.

 

 “Abbiamo voluto anticipare Regione per Regione il passaggio al digitale, per poter concentrare la potenza di fuoco della comunicazione in aree più ristrette, così che tutti gli italiani possano capire passo dopo passo quello che stiamo facendo”.

 

Nel cammino verso la Tv digitale terrestre, ha detto ancora Romani, “l’Italia è diventata un caso di scuola per l’Europa; tutti i paesi europei sono interessati all’esperimento italiano che punta al passaggio alla nuova tecnologia area per area. Una volta tanto diamo il buon esempio per l’innovazione tecnologica in Europa”.

 

Quanto ai contributi per l’acquisto dei decoder, Romani ha ricordato che “chi ha un reddito inferiore ai 10 mila euro o un’età’ superiore ai 65 anni ha diritto ad avere un sconto di 50 euro sul prezzo”. 

 

Nel passaggio alla Tv digitale terrestre “la Rai è all’avanguardia in Europa“: ne è convinto, con una punta di “orgoglio aziendale“, il direttore generale della tv pubblica, Mauro Masi, anche lui oggi di Unomattina.

Tra le caratteristiche delle nuova tecnologia, Masi si è soffermato in particolare sull’interattività: “la possibilità per i cittadini di partecipare direttamente all’esperienza televisiva nel momento in cui viene realizzata è la nuova frontiera della Tv, della società e della cultura, ma anche della Rai”.

 

Al servizio pubblico, “che negli anni 50 unificò l’Italia dal punto di vista linguistico e culturale – ha aggiunti il Dg – spetta ora il compito di unificare il paese dal punto di vista tecnologico. Si tratta di un passaggio epocale, che garantirà ai cittadini più canali a disposizione, un servizio pubblico più efficiente e puntuale, una qualità audio-video molto superiore, la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico, perché il digitale richiede una potenza di trasmissione inferiore. E il tutto senza costi aggiuntivi’.

 

Per ricevere il digitale terrestre, infatti, non è necessario cambiare antenna, ma basta possedere un decoder – è stato ricordato – o un televisore con decoder già integrato (la cui vendita è diventata obbligatoria dalla scorso aprile). Qualcuno potrebbe riscontrare qualche problema di ricezione: “in questo caso bisognerà procedere a una semplice operazione di risintonizzazione del decoder o del televisore”, come ha spiegato il vicedirettore generale della Rai, Giancarlo Leone, in collegamento da piazza Farnese, a Roma, dove viale Mazzini ha organizzato per oggi una giornata evento per festeggiare il passaggio della città alla nuova tecnologia. Otto i canali Rai che sarà possibile vedere gratuitamente sulla nuova Tv: oltre a Raiuno, Raidue e Raitre, completano l’offerta Rai4, Rai News 24, Raisport più, Rai Gulp e Rai Storia.

 

Avvenuto il passaggio di Raidue e Retequattro in digitale, il 16 giugno potrebbe, infatti, essere necessario effettuare l’operazione di risintonizzazione del proprio decoder o del televisore, al fine di ricevere correttamente tutti i nuovi programmi e servizi. Molti ricevitori effettuano questa operazione automaticamente, per altri è invece necessario avviarla manualmente: si tratta di una procedura assai semplice che è possibile effettuare, dal menu di ogni televisore o decoder, seguendo le indicazioni a video. Chi avesse difficoltà, oltre a consultare eventualmente il libretto di istruzioni del ricevitore, può collegarsi al sito internet, dove è presente una guida apposita.

Inoltre, ci si può rivolgere al numero verde 800 022 000 messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni. È completamente gratuito ed è attivo, per questa settimana, tutti i giorni (inclusa la domenica) dalle 8.00 alle 23.00.

 

In tutti i comuni interessati, Raidue, Retequattro e tutte le altre reti nazionali, a partire da ieri, trasmettono avvisi che informano i cittadini sull’eventualità di dover effettuare l’operazione di risintonizzazione dei canali sul proprio decoder o sul proprio televisore. Si ricorda che la popolazione coinvolta, precisamente 4.550.000 persone residenti in 166 comuni, dovrà dotarsi di un decoder digitale da collegare al proprio televisore, oppure di un nuovo televisore provvisto di decoder integrato. In linea di massima non si dovrà apportare alcuna modifica all’impianto di ricezione. Il digitale terrestre, infatti, si serve di una comune antenna televisiva.

 

Ieri alle ore 14 si sono, intanto, conclusi i Mediaset Days, due giorni di spettacolo e informazione organizzati da Mediaset per festeggiare il passaggio di Roma e del Lazio al digitale terrestre. Nella mattinata già dalle prime ore di apertura, grande affluenza di pubblico al Villaggio Digitale, centro della manifestazione, allestito in Piazza del Popolo. Lo stand allestito per le Selezioni ufficiali del Grande Fratello 10 all’interno del villaggio ha realizzato oltre 800 provini.

Tra sabato e domenica oltre 100mila persone hanno visitato gli stand, per chiedere informazioni ai tecnici e incontrare le molte star di Mediaset presenti alla manifestazione.

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