Roaming: ultimo via libera al nuovo regolamento Ue. Tagli alle tariffe in vigore dal 1° luglio

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Roaming

Le nuove regole europee sul roaming hanno superato l’ultimo ostacolo, ottenendo il via libera anche dei ministri dei 27 Stati membri dell’Unione.

 

“Un’ottima notizia per i cittadini europei, che quest’estate potranno andare in vacanza e usare il roaming in tutta tranquillità e senza temere brutte sorprese quando arriverà la bolletta”, ha commentato il Commissario Ue Viviane Reding, forte sostenitrice della revisione al ribasso delle tariffe del roaming, mantenute artificiosamente alte dagli operatori, che ne ricavano una fetta consistente dei loro guadagni a scapito dei loro clienti, costretti a pagare anche diverse decine di migliaia di euro per aver scaricato un film o una canzone sul telefonino in un Paese di verso dal proprio.

 

I nuovi tetti alle tariffe all’ingrosso praticate dagli operatori interesseranno gli sms, la navigazione internet e le chiamate vocali e produrranno, per tutti i cittadini europei che attraversano una frontiera per turismo o affari, risparmi pari al 60% delle attuali bollette.

 

In base alle nuove tariffe, a partire dal 1° luglio, inviare un sms dall’estero non dovrà costare più di 11 centesimi – rispetto alla media attuale di 29 centesimi, con picchi fino a 35 centesimi nei Paesi Bassi e in Portogallo – mentre i prezzi dei servizi dati (il costo per inviare email o immagini, navigare in internet da telefonino o Pc portatile, scaricare un film) saranno regolati con tariffe massime all’ingrosso di 1 euro per megabyte (IVA esclusa).

Attualmente, il prezzo medio di questi servizi è di 1,68 euro per megabyte, ma può arrivare in alcuni Paesi, come l’Irlanda, a sfiorare i 7 euro.

 

Il prezzo all’ingrosso per i dati scenderà a 80 centesimi per megabyte dal 1° luglio 2010 e a 50 centesimi dall’anno successivo.

 

Le telefonate effettuate e ricevute all’estero, sempre a partire dal 1° luglio, non costeranno, rispettivamente più di 43 centesimi al minuto (IVA esclusa) e 19 centesimi al minuto.

 

Le tariffe scenderanno quindi gradualmente fino al 1° luglio del 2011, quando effettuare una chiamata da un paese diverso dal proprio costerà 35 centesimi. Le chiamate ricevute, invece, non potranno costare più di 15 centesimi dal 1° luglio 2010 e non più di 11 centesimi dal 1° luglio dell’anno successivo.

 

Oltre a intervenire sui prezzi di servizio, il nuovo regolamento incide anche sul versante della ‘trasparenza‘, in cui gli operatori non sono brillano neanche all’estero, introducendo una serie di misure da mettere in atto entro marzo 2010, tra cui un meccanismo di blocco che permetterà di specificare in anticipo un importo massimo prima che il servizio sia interrotto.

 

Il limite massimo dovrebbe essere fissato a 50 euro – o un’altra soglia più elevata a scelta del consumatore – e si applicherà automaticamente a tutti i clienti che non avranno comunicato una scelta diversa entro il 1° luglio 2010.

I consumatori europei potranno inoltre beneficiare dell’introduzione della fatturazione al secondo dopo 30 secondi per le chiamate effettuate in roaming e dopo il primo secondo per le chiamate ricevute all’estero. Attualmente, infatti, i consumatori sono fatturati in media del 24% in più per le chiamate effettuate e il 19% in più per le chiamate ricevute quando si trovano all’estero, in quanto le chiamate in roaming sono molto spesso fatturate non al secondo, ma al minuto.

 

Il nuovo regolamento – adottato in seno al consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e tutela dei consumatori” – verrà firmato formalmente il 18 giugno ed entrerà in vigore dal 1° luglio.