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Antitrust su Explorer: Microsoft chiede di posticipare l’audizione per motivi organizzativi. Negativa la risposta della Ue

Unione Europea


Il mancato accordo sulla data, avrebbe fatto saltare il tanto atteso incontro tra Microsoft e i commissari dell’Unione Europea, nel quale la società americana avrebbe dovuto difendersi dalle accuse di abuso di posizione dominante nel settore dei browser per la navigazione in internet.

L’appuntamento era previsto tra il 3 ed il 5 giugno, ma il gruppo ha chiesto che l’incontro venisse posticipato. La Ue ha però respinto la richiesta di rinvio e “Microsoft, in risposta, ha deciso di cancellare l’incontro“. Questo è quanto ha fatto sapere Bruxelles.

 

Ma da Redmond è arrivata una diversa spiegazione: “…abbiamo chiesto di spostare l’audizione perché in quei giorni saremo impegnati a Zurigo con la riunione annuale dell’ICN (International Competition Network)”.

 

Dave Heiner, uno dei legali di Microsoft, sul blog della società ha dichiarato che all’ICN “…saranno presenti influenti esperti della concorrenza e della Commissione (…) e alcuni importanti responsabili Ue“, che quindi mancherebbero all’audizione. Questo, in altre parole, “…priverebbe Microsoft del suo diritto d’essere ascoltata”.

Heiner ha precisato: “…Abbiamo sottolineato che non c’è alcun motivo legale o di altra natura perché questa audizione debba necessariamente tenersi la prima settimana di giugno”.

Ma per la Commissione la richiesta di Microsoft equivale a rinunciare all’audizione, annunciata da Bruxelles all’inizio del mese.

 

Per l’Antitrust europeo, sulla base delle prove raccolte nel corso dell’inchiesta, la vendita collegata di Explorer con il sistema Windows, che ha per effetto quello di equipaggiare di internet Explorer il 90% dei pc del mondo, lede la concorrenza.

La Commissione si è detta preoccupata perché la onnipresenza di internet Explorer porta i fornitori di contenuti a sviluppare siti web essenzialmente per internet Explorer e questo “…rischia di compromettere la concorrenza e l’innovazione” in materia di fornitura di servizi.

 

Se l’azienda non risponderà in modo soddisfacente, consentendo agli utenti di Windows di scegliere tra diversi navigatori internet (come Firefox di Mozilla o Chrome di Google) invece di fornire assieme al suo sistema operativo solo Internet Explorer, la Commissione Ue potrebbe decidere di imporre una nuova multa.

“…La Commissione potrebbe ordinare a Microsoft di fornire ai suoi utenti la possibilità di scegliere tra diversi browser da installare su Windows, al posto del solo internet Explorer, che oggi è installato di default”, ha fatto sapere un portavoce dell’esecutivo Ue.

 

Nei giorni scorsi, Microsoft ha accusato la Commissione Ue di beneficiare Google, nel caso in cui decidesse di procedere alla regolamentazione del sistema operativo Windows. Secondo il gruppo, la decisione Ue lascerebbe a Google una posizione dominante nel settore delle ricerche su internet.

 

La dichiarazione del gruppo è contenuta all’interno di una nota confidenziale, indirizzata alla Commissione Europea, che mira a bloccare le azioni dell’Antitrust.

 

L’audizione doveva servire anche a chiarire queste posizioni, ma a quanto pare non si farà.

 

In ogni caso, la società ha già fatto sapere di stare valutando con attenzione le accuse e che risponderà a tempo debito. Del resto il gruppo ha sempre dato ampia disponibilità alla Ue per tutti i casi che l’hanno vista coinvolta.

Anche questa volta ha, infatti, assicurato che non si tirerà indietro e consentirà che si faccia luce sulla questione.  

In una nota, ha detto di prendere atto delle nuove accuse mosse nei suoi confronti dalla Commissione europea e ha informato “…di voler svolgere la propria attività in conformità con la legge europea”. La società vanta anche il diritto di potersi difendere oralmente davanti agli esperti europei nel settore delle concorrenza.

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