Biglietti online: privacy più rispettata. Per il Garante, ‘Il consenso all’uso dei dati non deve mai essere condizionato’

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Il consenso all’uso dei nostri dati non può mai essere condizionato, ma libero e consapevole. Non si può negare un servizio richiesto a chi non vuole sottoscrivere un modulo in cui non viene garantita la libertà del consenso.

 

È per questo motivo che il Garante ha vietato ad una società che opera su Internet l’ulteriore trattamento dei dati personali dei clienti.

 

La società, specializzata nella vendita on line di biglietti per eventi musicali, teatrali, sportivi e culturali, al momento della registrazione sottoponeva ai clienti un modulo che non permetteva di prestare un consenso specifico e differenziato. Era presente infatti una sola casella, per giunta già contrassegnata con l’apposito segno di “spunta”. In questo modo i clienti oltre a dare il consenso all’uso dei propri dati personali, indispensabile per poter usufruire del servizio, lo prestavano automaticamente anche per le finalità di marketing. Chi non sottoscriveva il modulo così com’era non riceveva il servizio.

 

Intervenuto a seguito della segnalazione di un cittadino, il Garante ha vietato alla società l’ulteriore trattamento dei dati illegittimamente acquisiti, disponendo, inoltre, la riformulazione del modulo di iscrizione al sito con l’obbligo di fornire ai clienti la possibilità di prestare consensi differenziati.

 

“Il consenso che noi diamo all’uso dei nostri dati non può mai essere condizionato, ma deve poter essere espresso liberamente e in maniera consapevole – ha commentato il relatore del provvedimento, Giuseppe Fortunato Non si possono imporre scelte ai clienti e ai consumatori o chiedere un consenso generico per usi diversi. Non si può negare un servizio o una prestazione a chi non vuole fornire i propri dati per finalità di marketing”.