Spettro radio: la Ue armonizza l’uso delle frequenze a 60 GHz per i dispositivi wireless a corto raggio

di Alessandra Talarico |

Europa


Spettro radio

Lo spettro radio è una risorsa essenziale per molti servizi wireless, dalla radiodiffusione alla mobile Tv, dalle comunicazioni mobili a internet a banda larga, fino ai nuovi servizi elettronici quali l’eHealth o l’eGovernment.

Ma trattandosi di una risorsa limitata, l’uso dello spettro deve essere coordinato e armonizzato nella Ue, per consentire ai cittadini di beneficiare dei vantaggi del mercato unico per i nuovi servizi wireless.

 

Per favorire lo sviluppo di nuove applicazioni basate su apparecchiature a corto raggio e la promozione dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo della società dell’informazione, la Commissione ha deciso di armonizzare a livello europeo l’utilizzo delle frequenze a 60 GHz, estendendo la portata della decisione 2006/771/ a nuovi dispositivi wireless quali allarmi, apparecchiature locali di comunicazione, dispositivi per l’apertura di porte o impianti medici.

 

Questi dispositivi, infatti, utilizzano lo spettro radio con scarsa potenza di emissione e a corto raggio e la possibilità che causino interferenze per altri utilizzatori dello spettro radio risulta quindi limitata.

 

Dal momento, poi, che le apparecchiature a corto raggio sono prodotti destinati al grande pubblico e possono facilmente essere trasportati e utilizzati al di là delle frontiere, la possibilità di utilizzare lo stesso dispositivo in tutta Europa senza problemi renderà la vita più facile a tutti: dai produttori – che non dovranno più preoccuparsi delle eventuali interferenze – ai consumatori, che potranno usufruire dei servizi a costi ridotti.

 

La diversità delle condizioni di accesso allo spettro radio aumenta infatti i costi di produzione e crea rischi di interferenze dannose con altre applicazioni o servizi radioelettrici.

 

Lo standard europeo GSM per la telefonia mobile rappresenta un ottimo esempio, secondo la Commissione, per illustrare i benefici che una politica coordinata per lo spettro radio può apportare allo sviluppo del mercato e alla società in generale.

Se infatti ora diamo per scontato il fatto di poter utilizzare il cellulare in tutta Europa senza problemi, questo non sarebbe stato possibile senza un intervento della Ue sulla gestione delle risorse frequenziali.

 

Alla luce della crescente diffusione dei dispositivi wireless, dunque, la Ue ha quindi deciso di intervenire per armonizzare e gestire al meglio l’uso dello spettro, anche in previsione del passaggio dalla Tv analogica a quella digitale terrestre che dovrebbe essere completato nei Paesi membri entro il 2012 e che renderà disponibili nuove porzioni di spettro per i servizi wireless e televisivi.