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Pirateria online: soddisfazione da cinema ed editori per l’approvazione del Ddl francese, ma gli utenti promettono già battaglia

Francia


Il mondo del cinema, riunito in questi giorni a Cannes, ha salutato con soddisfazione l’approvazione della nuova legge francese contro la pirateria online, fortemente voluta dal Presidente Nicolas Sarkozy.

“Forse non è la soluzione migliore, ma hanno fatto bene a trovarne una“, ha detto la presidente della giuria del Festival, Isabelle Huppert.

“Se i giovani non guadagneranno più niente dalla creatività, faranno altre cose e l’arte subirà un colpo terribile”, è stato il commento del cantante Charles Aznavour, voce francese del film d’animazione della Pixar “Up”.

 

“Non ci sarebbero più canzoni, né libri, né niente”. Anche la produttrice indipendente Michele Halberstadt, alla guida della Arp Selection che distribuisceil film di Johhny To “Vengeance”, è soddisfatta del giro di vite anti pirateria.

“Siamo il paese che effettua il maggior numero di download illegali nel mondo, era il momento di fare qualcosa o tutta l’industria sarebbe colata a picco“. Rohit Sharma, della società anglo-indiana IDream Productions, ha sottolineato che la pirateria fa perdere troppi soldi ai produttori.

 

“Deve esserci una sanzione per chi scarica illegalmente e il taglio della connessione a Internet mi sembra una buona soluzione”. Secondo l’americano David Suarez, direttore delle vendite internazionali della Quantum, per colpa della pirateria online l’industria del cinema ha perso fino all’80% del proprio giro d’affari lo scorso anno. Unica voce fuori dal coro quella di Laurent Cantet, vincitore della Palma d’Oro nel 2008 con il film “La classe”.

“La repressione – ha detto il regista – non è il modo migliore per risolvere questo problema. A me sembra che i beni culturali non siano beni di mercato come tutti gli altri: devono essere diffusi il più largamente possibile”.

 

Dall’Italia, il Presidente della Società Italiana Autori Editori (Siae), Giorgio Assumma, ha parlato di “vittoria storica di quanti credono e combattono per il giusto rispetto della proprietà intellettuale e del lavoro degli autori, che deve essere incentivato attraverso la sua protezione per il progresso della cultura“.

“Io spero – ha sottolineato Assumma – che la nuova legge francese costituisca un forte stimolo per il parlamento italiano affinché si affretti ad adottare una adeguata normativa in proposito”.

 

Anche le maggiori associazioni degli editori librari, musicali, dei produttori audiovisivi e dei discografici italiane plaudono all’approvazione in Francia della nuova legge antipirateria.

“Siamo convinti che tale intervento risponda pienamente all’obiettivo di contrastare in radice l’assunto che tutto in rete deve essere solo gratis e liberamente accessibile’, si legge nella lettera inviata al Presidente Sarkozy e per conoscenza al presidente del Consiglio Berlusconi, siglata da Afi, Aie, Anem Fem, Fimi, Fpm, Pmi, Unemia, Univideo, Sistema Cultura Italia.

“Riteniamo che lo sforzo fatto dal suo Governo sia ancora più lodevole e apprezzabile perché si è mantenuta la centralità del diritto d’autore anche per l’ambito telematico – prosegue la lettera a Sarkozy – e non si è caduti nell’abbaglio, come avvenuto di recente al Parlamento europeo con il voto sul telecom Package, di un difesa ideologica di presunte libertà digitali”.

 

“L’auspicio – conclude la lettera – è che questo provvedimento possa aprire la strada in Europa ad una politica che metta al centro i contenuti creativi contrastando la diffusione illecita di opere dell’ingegno che sta mettendo in ginocchio l’intera filiera della produzione. Ci auguriamo che anche il nostro Paese, con il comitato contro la pirateria multimediale e altre iniziative normative dia seguito urgentemente all’attivazione di politiche pubbliche volte a tutelare il patrimonio artistico e culturale dell’Italia”.

 

Ma in Francia numerosi internauti hanno dato il via alla loro lotta contro la legge che punisce severamente, fino al taglio della connessione, chi scarica illegalmente musica e film da internet.

 

La guerra contro la legge antipirateria è “appena cominciata”. Alcuni hanno fatto appello ad un vero e proprio boicottaggio di cinema, cd e dvd.

“…Facciamogli vedere che siamo noi consumatori a dettare legge’, ha reclamato un internauta su Twitter. Altri se la prendono con Denis Oliviennes, ispiratore del progetto di legge.

Altri, “esperti navigatori”, hanno lanciato già da qualche giorno un vero e proprio “piano di resistenza” contro la legge antipirateria in questione. Si tratta di un programma che suggerisce alcune scappatoie per continuare a scaricare film e musica in tutta tranquillità e spiega alcuni metodi efficaci per contestare eventuali sanzioni stabilite dalla legge.

Sulla rete circola l’elenco dei deputati, definiti “traditori“, che hanno votato a favore della legge. “Ora sappiamo per chi votare”, ha detto un internauta su Numerama.

 

Al centro della polemica il cosiddetto principio dei ‘tre strikes’ introdotto dalla nuova legge. I colpevoli riceveranno prima una email di avviso, poi una lettera, infine la vera e propria punizione che prevede il taglio della connessione a internet, e i pirati dovranno continuare a pagare il loro abbonamento.

I provvedimenti verranno applicati da un nuovo organo, un’Alta Autorità per la Protezione del Copyright su Internet (HADOPI), nella quale confluiranno alcuni importanti poteri attualmente spettanti all’autorità giudiziaria e al CNIL (Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà). I primi interventi dovrebbero avvenire dal prossimo anno.

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