Tlc: le vendite di dispositivi e servizi mobili tengono meglio dell’elettronica di consumo. Studio Canalys

di Alessandra Talarico |

Europa


Telefonini

Il perdurare della crisi nel 2009 non dovrebbe avere ripercussioni eccessive sulle vendite di dispositivi e servizi mobili, almeno stando a un’indagine condotta da Canalys in Francia, Germania e Regno Unito dove i consumatori sembrano propensi a rinunciare al altre spese hi-tech (Tv, Hi-Fi, console) ma non a quelle legate al telefonino.

 

La crisi, certo, si fa sentire, con il 37% degli intervistati che ha ammesso di aver già modificato il proprio stile di vita, riducendo le spese personali, ma alla domanda: “A cosa rinunceresti per risparmiare sulle spese individuali e della famiglia”, il 14% dei 2.400 intervistati ha affermato che avrebbe rimandato l’acquisto di prodotti di elettronica di consumo, mentre un altro 9% rinuncerebbe a comprare Dvd, Cd, o anche alla Tv via cavo o satellitare.

Ma solo un 1% ha risposto che rinuncerebbe all’uso del telefonino per risparmiare, preferendo tagliare altrove: il 21%, ad esempio, pensa di andare meno spesso al ristorante o al cinema, l’8% di virare su vacanze più brevi.

 

Al massimo un 4% degli intervistati, per lo più utenti che usano i servizi mobili in abbonamento, considererebbe in extremis di passare a un’offerta tariffaria più economica o di cambiare operatore.

Il 70% degli utenti in abbonamento ha indicato di non voler cambiare operatore e si è detto, anzi, pronto a rinnovare il proprio contratto e ad aggiornare il proprio dispositivo, mentre il 20% si è detto pronto a passare a un dispositivo e a un abbonamento meno costoso.

 

“E’ chiaro che i consumatori limiteranno le proprie spese quest’anno, ma alcuni settori reggeranno meglio di altri”, ha spiegato l’analista Pete Cunningham.

Rispetto alla ricerca condotta negli stessi paesi nove mesi fa, ad esempio, la percentuale di color che intendevano comprare un telefonino per navigare in internet è scesa del 26%. Di contro, le intenzioni d’acquisto di Pc portatili sono diminuite solo del 6%.

 

La maggior parte degli utenti mobili ritiene, infine, che l’utilizzo dei servizi testo e voce dovrebbe mantenersi quest’anno sugli stessi livelli del 2008, anche se verranno probabilmente ridotte le attività di download di musica o video.

 

Riguardo invece le vendite di dispositivi mobili, secondo l’ultimo rapporto Abi Research, nel primo trimestre ne sono stati consegnati 258 milioni, più di quanto previsto in precedenza (253,5 milioni), ma in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2008.

Secondo le previsioni di Abi – che vanno ad aggiungersi a quelle già fosche rese dagli operatori e da altre società di ricerca come Gartner – nel secondo trimestre, la flessione dovrebbe attestarsi al 10%, anche se per l’intero anno le stime sono state corrette leggermente al rialzo: a febbraio Abi parlava di una contrazione stimabile tra il 5% e il 10%, riportata adesso tra l’8 e l’8,4%.