Roaming sms e dati: accordo tra Presidenza e Parlamento Ue. Countdown in vista dell’approvazione del nuovo ‘pacchetto telecom’

di Alessandra Talarico |

Europa


Roaming

Il Parlamento e la Presidenza Ue hanno trovato un accordo sul taglio delle tariffe per gli sms e internet mobile in roaming, quelle applicate, cioè, quando si utilizzano questi servizi al di fuori del proprio paese.

 

Il compromesso informale, che dovrà essere approvato dall’Europarlamento in aprile, prevede anche l’estensione al 2012 – anziché al 2010 – dei tetti ai costi delle telefonate effettuate e ricevute all’estero, che a partire dal 1° luglio non dovrebbero costare, rispettivamente più di 43 centesimi al minuto (IVA esclusa) e 19 centesimi al minuto.

Sempre a partire dal primo luglio, inviare un sms dall’estero non dovrebbe costare più di 11 centesimi – rispetto alla media attuale di 29 centesimi – mentre i prezzi dei servizi dati (invio di email o immagini, navigazione internet da telefonino o computer portatile) saranno regolati con tariffe massime all’ingrosso di 1 euro per megabyte (IVA esclusa).

 

Le tariffe delle chiamate e di internet mobile scenderanno quindi gradualmente fino al 1° luglio del 2011, quando effettuare una chiamata da un paese diverso dal proprio costerà 35 centesimi. Le chiamate ricevute, invece, non potranno costare più di 15 centesimi dal 1° luglio 2010 e non più di 11 centesimi dal 1° luglio dell’anno successivo.

Il prezzo all’ingrosso per i dati scenderà a 80 centesimi per megabyte dal 1° luglio 2010 e a 50 centesimi dall’anno successivo.

 

I consumatori europei potranno inoltre beneficiare dell’introduzione della fatturazione al secondo dopo i primi 30 secondi di chiamate effettuate e per tutta la durata delle chiamate ricevute. Attualmente, infatti, i consumatori sono fatturati in media del 24% in più per le chiamate effettuate e il 19% in più per le chiamate ricevute quando si trovano all’estero, in quanto le chiamate in roaming sono molto spesso fatturate non al secondo, ma al minuto.

 

Per migliorare la trasparenza dei contratti relativi ai servizi dati dall’estero ed evitare “bollette shock” di migliaia di euro per aver magari solo scaricato una canzone, Parlamento e Presidenza si sono detti d’accordo a introdurre – ma solo dal marzo 2010 – un meccanismo attraverso cui gli utenti potranno specificare in anticipo un importo massimo prima che il servizio sia interrotto.

Il limite massimo dovrebbe essere fissato a 50 euro (IVA esclusa) o a 20 megabytes al mese e si applicherà automaticamente a tutti i clienti che non avranno comunicato una scelta diversa entro il 1° luglio 2010.

 

In base a questo meccanismo, i gestori telefonici avviseranno gli utenti al raggiungimento dell’80% dell’importo massimo consentito. Una volta raggiunto questo limite, l’utente riceverà un’altra notifica, con indicata la procedura da seguire per continuare a utilizzare i servizi dati.

 

Nell’estate 2007 la Commissione ha ridotto del 60% le tariffe per effettuare e ricevere chiamate dall’estero (servizi di roaming vocale), creando grande malcontento tra gli operatori del Vecchio Continente, che hanno visto venir meno un’ingente fonte di guadagno. Dopo di che, il Commissario Viviane Reding ha avviato la crociata degli sms, per far sì che i 37 milioni di turisti e i 110 milioni di persone che viaggiano per lavoro in Europa traggano veri vantaggi dal mercato unico senza frontiere.

 

Il regolamento sul roaming resterà in vigore fino al 30 giugno 2012. Tra 2 anni, intanto, la Commissione dovrà effettuare una verifica per valutare, tra le altre cose, gli effettivi benefici per i consumatori e la situazione della concorrenza sul mercato.

In aggiunta, il testo prevede che la Commissione valuti altri metodi oltre alla regolamentazione dei prezzi “per la creazione di un mercato interno competitivo per il roaming”.

  

Per essere adottato, il compromesso informale dovrà ora essere approvato dalla Commissione Industria del Parlamento (il 31 marzo) e dal Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER) prima di essere presentato per un voto plenario in prima lettura il 21-24 aprile.

 

Soddisfazione è stata espressa dalla relatrice del provvedimento, la liberaldemocratica Adina Ioana Valean, secondo cui questo risultato rappresenta “un passo importante verso il raggiungimento di un accordo che stabilisca un equilibrio tra gli interessi di tutti i soggetti coinvolti nella proposta di regolamentazione del roaming”.

“Mi auguro – ha aggiunto – che i consumatori europei possano trarre il massimo beneficio da questo nuovo regolamento per l’inizio di questa estate”.

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