SAT Expo Europe 09: nella 2a giornata focus su sicurezza, ambiente e trasporto. Lo Spazio ci salverà dalla crisi economica?

di Raffaella Natale |

Italia


SAT Expo Europe 2009

Seconda giornata intensa per Sat Expo Europe 2009, la manifestazione su aerospazio e telecomunicazioni avanzate, che ha aperto ieri i battenti e si svolgerà fino a domani 21 marzo alla Fiera di Roma.

E proprio sabato, nella giornata di chiusura, è previsto un collegamento con gli astronauti in orbita intorno alla Terra sulla stazione spaziale internazionale.

Il Sat Expo Europe 2009 porta a Roma le frontiere più avanzate dei servizi e delle applicazioni dello spazio e delle telecomunicazioni: nuove bande di frequenza e nuovi servizi satellitari, tv 3D via satellite, sistemi di navigazione, osservazione della terra, vettori e trasporto spaziale, ma anche formazione per le nuove professioni dello spazio e delle telecomunicazioni avanzate.

“Il nostro obiettivo – ha detto Paolo Dalla Chiara, presidente della manifestazione – è fornire un quadro completo di ciò che si muove nel settore spaziale in tutto il mondo”.

Calendario fitto di appuntamenti per oggi. I lavori sono cominciati con l’intervento del Sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Roberto Menia.

In primo piano, il sistema duale di osservazione della Terra Cosmo SkyMed al centro di una conferenza cui partecipano esperti dell’Agenzia Spaziale Italiana, esponenti della Protezione civile e il direttore dei programmi di osservazione della Terra dell’Esa Volcer Liebig.

Le applicazioni, la tecnologia e le caratteristiche di Cosmo SkyMed sono, infatti, al centro di una nuova visione strategica e geopolitica sia italiana che europea. A Sat Expo si può toccare con mano nello stand di Finmeccanica tutta la potenza del sistema Cosmo SkyMed, uno dei programmi spaziali di punta realizzato a Thales Alenia Space (67% Thales e 33% Finmeccanica) per l’Agenzia Spaziale Italiana e per il ministero della Difesa.

L’Italia sarà a capo di un nuovo progetto europeo per la sorveglianza del Mediterraneo via satellite. E’ quanto ha annunciato oggi l’Agenzia Spaziale Italiana.
“Le sfide ambientali, i cambiamenti climatici e la gestione degli eventi disastrosi – ha detto Menia – possono essere affrontati facendo ricorso a queste nuove tecnologie spaziali, che sono il frutto del migliore ingegno umano. Crediamo che lo spazio sia un settore in cui si deve investire, pur nel contesto dell’attuale crisi economica”.

Il nuovo progetto europeo per la sorveglianza dell’area del Mediterraneo si baserà inizialmente sulla costellazione dei satelliti italiani Cosmo-SkyMed, realizzati da Thales Alenia Space Italia (società di Thales/Finmeccanica) per conto dell’ASI e del Ministero della Difesa.

“L’Italia sarà capofila di questo progetto europeo”, ha confermato Carolina Matarazzi, vicepresidente dell’ASI, “perché vogliamo diventare leader mondiali nelle applicazioni radar per l’osservazione della Terra”.

“Nei prossimi anni – ha concluso la Materazzi – vedremo l’importanza di un’infrastruttura satellitare come Cosmo-SkyMed sul posizionamento del nostro Paese in ambito internazionale”.
La costellazione Cosmo-SkyMed è composta da 4 satelliti con sistemi radar in banda X, tre dei quali già in orbita mentre il quarto sarà lanciato ai primi del 2010.
Nel programma Cosmo-SkyMed, fondamentale è stata la collaborazione civile-militare. “L’ASI, la Difesa e le industrie italiane hanno imparato a lavorare bene insieme”, ha confermato l’ammiraglio Filippo Maria Foffi, capo del IV Reparto dello Stato Maggiore Difesa, “e ci hanno consentito di ottenere dei risultati di cui andare orgogliosi”. Infatti, le immagini radar raccolte da questi satelliti sono state utilizzate anche a favore di istituzioni internazionali e organizzazioni umanitarie impegnate nella gestione di alcune recenti emergenze, come il ciclone Nargis in Birmania, il terremoto in Cina e gli uragani Hannah e Ike che hanno colpito Haiti.

Cosmo SkyMed è la prima costellazione italiana nel settore di osservazione della Terra interamente duale, cioè sia per applicazioni civili che per applicazioni militari. I quattro satelliti osservano il nostro pianeta giorno e notte e in qualsiasi condizione atmosferica, puntando i loro occhi sull’ambiente, sui eventuali rischi naturali e sulla sicurezza dei territori.

Presente a Sat Expo Europe 2009 anche un’altra joint-venture partecipata da Finmeccanica che ha dato vita alla Space Alliance con Thales, la Telespazio (67% Finmeccanica e 33% Thales), tra i principali operatori mondiali nella gestione dei satelliti e nei servizi di osservazione della Terra, di navigazione satellitare e nella realizzazione di reti integrate per le comunicazioni.

Alla kermesse di Roma, Telespazio, guidata da Giuseppe Veredice, presenta il proprio ruolo nel programma Galileo che la vede impegnata nella realizzazione, presso il Centro Spaziale del Fucino, di uno dei centri di controllo della costellazione di navigazione satellitare europea. In primo piano anche il ruolo di Telespazio nel Galileo Test Range (GTR), il laboratorio sorto all’interno del Tecnopolo Tiburtino di Roma che supporterà lo sviluppo del sistema, degli apparati e delle applicazioni di Galileo.

Proprio per Galileo si avvicina il momento in cui saranno affidate le commesse per il nuovo sistema di navigazione satellitare europeo.

“…Entro l’estate – ha spiegato Carlo Des Dorides, capo settore dell’unità Galileo presso la direzione generale Trasporti ed Energia della Commissione europea – arriveranno le offerte definitive delle società che hanno superato le prequalifiche e poi inizierà la fase di negoziato. L’obiettivo – ha aggiunto – è assegnare i sei lotti” in cui è divisa la commessa “entro l’anno“.

Se così fosse, e tenendo conto delle “offerte“, il “target è arrivare al graduale dispiegamento dei 30 satelliti” di cui è composto il sistema, entro il “2013- 2014″ .

Il programma ha ripreso slancio quando l’Ue ha deciso di finanziarlo con fondi pubblici per 3,4 miliardi fino al 2013.

Sempre nell’area di Finmeccanica il pubblico di visitatori può vedere con i propri occhi il nuovo aereo senza pilota, lo Sky-Y, la seconda piattaforma non pilotata Uav (Unmanned Aerial Vehicle) di Alenia Aeronautica.

Per quanto riguarda, invece, il comparto delle telecomunicazioni, Thales Alenia Space espone il Sicral 1B, il secondo satellite del programma Sicral, il sistema italiano per comunicazioni riservate e allarmi per le comunicazioni militari. Questo sistema garantisce l’interoperabilità tra le reti della Difesa, della sicurezza pubblica, dell’emergenza civile e delle infrastrutture strategiche.

Il settore dell’esplorazione dell’universo invece è rappresentata Mars Express la sonda scientifica dell’Esa dedicata allo studio del pianeta Marte.

All’inaugurazione della grande Fiera europea, Adolfo Urso, Sottosegretario allo Sviluppo economico, ha dichiarato: “Le attività spaziali sono un fattore di sviluppo che può consentirci di uscire dalla crisi economica in cui siamo piombati”.

Nel settore dell’aerospazio, l’Italia è infatti al quarto posto in Europa, al settimo nel mondo, con un fatturato da 12 miliardi di euro nel 2007 di cui, nel 2008, il 50% è arrivato dalle esportazioni.

“Sat Expo Europe è una importante manifestazione che – ha proseguito il Sottosegretario – rappresenta la leadership che l’Italia vuole avere nel settore dello spazio. Un settore che vede andare di pari passo sviluppo e sicurezza, perché queste sono le due questioni che si reggono insieme nelle attività spaziali”.

“…Vogliamo determinare, grazie alla ricerca e alle tecnologie nel settore spaziale e dell’ambiente – ha detto ancora Urso – un nuovo fattore di crescita generale dell’economia del nostro Paese. Parallelamente, intendiamo non solo preservare ma potenziare la leadership italiana in ambito euro-mediterraneo”.

All’apertura dei lavori ha partecipato anche Guido Crosetto, Sottosegretario alla Difesa, il quale ha sottolineato che “…il settore spaziale può e deve essere uno dei punti di forza con cui costruire prodotto interno lordo nei prossimi anni. Il nostro governo vuole continuare a investire in questo settore di eccellenza e intende potenziare le partnership con le imprese italiane per la realizzazione dei vari progetti. In ambito internazionale – ha concluso Crosetto – ad esempio nei rapporti bilaterali con la Francia e anche nell’ambito dell’Agenzia spaziale europea, è però necessario che il nostro Paese abbia il peso che merita e che sia almeno proporzionale al nostro contributo economico per le attività spaziali”.

Novità anche per quanto riguarda i voli di italiani nello spazio.

“…Nei prossimi anni, sono già in programma tre missioni in orbita di astronauti italiani, due di Roberto Vittori e una di Paolo Nespoli“, ha annunciato Enrico Saggese, commissario straordinario dell’Agenzia spaziale italiana.

“…Inoltre, vi sono altri due italiani – ha detto Saggese – tra i dieci candidati finali della selezione che porterà presto alla scelta dei quattro nuovi astronauti dell’Agenzia spaziale europea. Si tratta di un uomo e di una donna, entrambi dell’Aeronautica Militare”.

Tra le novità della tecnologia satellitare su cui puntare il presidente della rassegna Dalla Chiara, ha indicato applicazioni integrate (tra osservazione della Terra, navigazione e telecomunicazioni) e uso duale, ossia civile e militare, “per far sì che l’Europa si adegui alle altre grandi potenze mondiali”.

In decisa crescita il mercato dei servizi satellitari, che secondo Veredice, sono passati dai 340 milioni del 2005 (con il 95% di ordini sul mercato italiano) a circa 440 nel 2008 (con il 55% di ordini sul mercato interno e il 45% su quello estero). La crescita attesa rispetto al 2008 è di oltre 50 milioni di euro.

“…Lo spazio non è solo una questione di prestigio o di potenza militare ma la sua conquista e il suo controllo sono anche una formidabile occasione economica“. Ha commentato il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori, aggiungendo che “…l’industria spaziale è integrata nei sistemi produttivi europei e rappresenta come più di altri segmenti tecnologici di punta un settore nel quale si integrano varie filiere produttive”.

Valori ha ricordato che l’Italia ha un ruolo decisivo in questo settore, essendo il terzo Paese finanziatore dell’Agenzia spaziale europea.

“…L’Italia è inoltre il Paese – ha proseguito il presidente di Sviluppo Lazio – che ha maggiormente sottoscritto i programmi facoltativi dell’agenzia europea e che opera dall’inizio con una leadership produttiva e scientifica nei programmi chiave di Esa, come Galileo, Cosmo Skymed, Vega, Uav”.

“Non si tratta – ha sottolineato Valori – di sostenere programmi europei per puro onore di firma, la questione del rapporto tra economia, politica italiana e aerospazio nel sistema Esa è centrale per costruire e predisporre tutte quelle innovazioni tecnologiche e quei nuovi ruoli geopolitici con i quali l’Italia sopravvivrà all’attuale crisi e riformulerà la propria formula produttiva e politica negli anni a venire”.

Il presidente di Sviluppo Lazio, autore tra gli altri, anche del libro “Geopolitica dello spazio – Potere e ricchezza nel futuro del pianeta”, ha quindi sottolineato il grande valore e il grande significato della presenza a Sat Expo Europe 2009 anche della delegazione cinese, uno dei Paesi, con l’India, che si stanno affacciando con maggiore forza, ha concluso Valori, sugli scenari delle attività spaziali.

Ieri al Sat Expo Europe, si è potuto assistere alla “prima assoluta” per l’Europa della Tv satellitare in 3D e in alta definizione, con un concerto dal vivo. Questa volta senza più occhialetti verdi e rossi. Grazie ai passi avanti fatti da questa tecnologia, la sala era infatti affollata di spettatori con occhialetti grigio chiaro, più riposanti e meno problematici di quelli storici.

Il tridimensionale “…è la più importante rivoluzione tecnologica del settore dopo la televisione e il cinema a colori“, hanno assicurato i dirigenti di Eutelsat, azienda fornitrice della banda satellitare, perché la possibilità di riprendere e trasmettere in 3D eventi live apre il mercato a tutta una serie di nuovi contenuti e opportunità, come ha di recente dimostrato il successo della versione 3D del film ‘Viaggio al centro della terra’ che nelle sale Usa ha incassato di più di quella bidimensionale.

Il satellite aggiunge a tutto ciò la facilità di spostamento (un film 3D-HD si ‘scarica’ in meno di quattro ore in questo modo) e l’abbattimento dei costi dei trasporti e dei supporti. Attrezzare una sala cinematografica per questo tipo di ricezione, inoltre, ha dei costi veramente contenuti, secondo quanto ha affermato Walter Munarini, direttore di OpenSky, protagonista insieme a Dbw Communication e a Eutelsat dell’anteprima europea alla Fiera di Roma.

Intanto Giuliano Berretta, presidente e amministratore delegato di Eutelsat, ha fatto sapere che l’azienda europea di servizi satellitari, la più grande d’Europa, punta a diventare uno dei due assegnatari delle frequenze televisive, insieme alla Ses-Astra.

“…Per la prima volta nella storia, l’Europa sta assegnando le frequenze nei 28 Stati e abbiamo molta fiducia che saremo uno dei due assegnatari“, ha detto Berretta.

In vista dell’assegnazione delle frequenze, ha proseguito Berretta, Eutelsat e Ses-Astra hanno concluso una joint-venture al 50%, limitata al pacchetto in banda S.

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