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Pirateria: IAB al Comitato tecnico, ‘Istituire un osservatorio sull’eContent e allinearsi con norme Ue su responsabilità degli Isp’

Italia


Definire e promuovere codici di condotta e autoregolamentazione che possano contribuire a una sempre maggiore trasparenza e tutela degli utenti. Questo il contributo che IAB Italia intende dare all’azione di contrasto alla criminalità informatica e audiovisiva, come ha dichiarato il presidente Layla Pavone del corso dell’audizione presso il Comitato governativo contro la pirateria digitale e multimediale coordinato da Mauro Masi.

Le consultazioni hanno come scopo quello di raccogliere i pareri degli operatori di settore per promuovere e definire le azioni contro la pirateria inclusa la possibile adozione di leggi o codici di condotta.

 

L’audizione di IAB Italia si è, infatti, inserita nel ciclo di consultazioni finali che ha visto intervenire le principali associazioni di categoria dei produttori di contenuti. Presente anche Fabiano Lazzarini, General Manager di IAB Italia.

 

Il Presidente Pavone, nel corso del suo intervento, ha illustrato al Comitato la storia, gli obiettivi e le attività di IAB in Italia, tracciando un quadro del mercato della comunicazione digitale interattiva, inserendo i new media e le opportunità che ne emergono per aziende, cittadini e PA nel più ampio scenario dell’utilizzo di Internet in Italia, offrendo al Comitato una visione aggiornata e puntuale dello scenario che ha riscosso un notevole interesse e posto le basi per un dialogo che continuerà anche nel futuro.

 

Sul tema specifico della pirateria digitale, la Pavone, ha espresso la posizione dell’Associazione partendo da alcune considerazioni di carattere generale sullo sviluppo delle tecnologie digitali, l’utilizzo di Internet e i vantaggi competitivi derivanti dall’innovazione tecnologie per l’intero sistema Paese.

 

“Al momento – secondo il presidente di IAB Italia – non è disponibile una conoscenza adeguata e approfondita del fenomeno pirateria in grado di delinearne i contorni, e lo sviluppo tecnologico ha reso di fatto impraticabile, per questioni tecniche, un efficace contrasto della pirateria attraverso strumenti quali il filtraggio  e il  monitoraggio”.

 

Sulla base di queste premesse, IAB Italia ha auspicato l’istituzione di un osservatorio finalizzato alla condivisione di una metodologia per lo studio del mercato dei contenuti digitali.

Inoltre, l’Associazione ha espresso l’auspicio di un allineamento di qualsiasi futura soluzione legislativa con la normativa europea vigente in materia di commercio elettronico e responsabilità degli ISP, oltre ad un approccio che preveda l’attivazione di oneri e responsabilità in senso individuale ai soggetti che compiono effettivamente reati o illeciti

IAB Italia, infine, ha espresso la necessità della realizzazione di una campagna di informazione e sensibilizzazione a livello istituzionale focalizzata sull’online, che possa mettere in evidenza anche tutti i vantaggi delle tecnologie digitali.

 

 Auspichiamo, dopo la conclusione dei lavori di questo prestigioso tavolo, l’apertura di una nuova fase di confronto sul tema, alla quale possano partecipare tutti i soggetti interessati: istituzioni, industria ed esponenti della società civile“, ha sottolineato la Pavone. (r.n.)

 

 

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