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Cartelle cliniche intelligenti per migliorare l’assistenza ai pazienti: gli ‘avatar’ debuttano in un ospedale danese

Danimarca


Un’innovazione tecnologica IBM per cartelle cliniche elettroniche intelligenti, che si avvale di un modello tridimensionale del corpo umano, ha dimostrato il suo valore in un primo test eseguito presso un ospedale danese. Utilizzando un “avatar”, il personale medico presso il Thy-Mors Hospital è ora in grado di ottenere una panoramica aggiornata della cartella clinica di ciascun paziente in un colpo d’occhio.

 

Il software, che fornisce un hub delle informazioni mediche, è stato creato dagli scienziati del centro di Ricerca di Zurigo, in collaborazione con tecnici esperti della IBM Danimarca.

 

Utilizzando una rappresentazione tridimensionale dell’anatomia umana, l’avatar aiuta il personale medico a navigare con grande semplicità nella cartella elettronica di un paziente. I medici possono ruotare l’avatar e ridurre o ingrandire la visualizzazione dell’immagine per generare il livello di dettaglio necessario. Con il tool, possono inoltre scegliere tra diverse viste, ad esempio consentendo l’ispezione degli organi o del sistema circolatorio, muscolare e nervoso. Le frecce indicano le aree del corpo per cui sono disponibili dati medici. Selezionando una di queste frecce, i medici hanno tutte le informazioni pertinenti a portata di mouse.

 

Con quasi 11.000 degenti e più di 65.000 visite ambulatoriali l’anno, i medici e gli infermieri del Thy-Mors Hospital, nel nord della Danimarca, hanno un’agenda molto fitta. Quando il Dr. Hardy Christoffersen, capo della clinica di chirurgia ambulatoriale dell’ospedale, vede un paziente ha 15 minuti a disposizione per il colloquio, l’esame e la diagnosi, incluse le decisioni sul tipo di trattamento supplementare eventualmente necessario. Per assicurare l’accuratezza, il Dr. Christoffersen deve inoltre prendere in considerazione le condizioni generali del paziente, inclusi i precedenti disturbi.

 

Finora il Dr. Christoffersen e il personale paramedico avevano utilizzato il sistema di cartelle cliniche elettroniche dell’ospedale. La diffusa adozione delle cartelle cliniche elettroniche in Danimarca è stata un importante passo avanti nell’assicurare un trattamento di alta qualità negli ospedali danesi. Tuttavia, i sistemi delle cartelle cliniche elettroniche attuali sono messi in discussione dalla maggiore complessità dei dati e degli standard medici e non sono sempre “user friendly”. 

Con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’assistenza ai pazienti, nel 2008 la regione settentrionale della Danimarca, che possiede il Thy-Mors Hospital, si è alleata con IBM in un progetto di ricerca pilota congiunto, cosiddetto progetto “first of a kind”, che è stato poi testato con un piccolo gruppo di medici.  

 

“Il tool IBM offre una vista grafica fantastica dello stato del paziente. È possibile vedere molte più informazioni di quelle comunicate dal paziente sui suoi disturbi attuali, informazioni per cui avrei dovuto effettuare molteplici ricerche attraverso il nostro sistema di cartelle attuale”, riferisce il Dr. Christoffersen. “Con questo hub di informazioni mediche, ho tutte le informazioni che mi servono a portata di mano”.

 

Il test ha dimostrato inoltre gli ulteriori vantaggi della visualizzazione: ha aiutato i medici a individuare le informazioni indirettamente correlate ai problemi di salute, ma comunque attinenti al trattamento. Si prevede inoltre che la tecnologia migliorerà il dialogo medico-paziente, mostrando le parti del corpo interessate sull’avatar, in modo facile da comprendere.

 

Anche Kurt Nielsen, Direttore del Thy-Mors Hospital, è soddisfatto del progetto pilota, “Significa che i nostri medici potranno lavorare con più efficienza”, dichiara. “Questo migliora l’assistenza ai pazienti”.  

 

Nielsen considera il prototipo di software sviluppato da IBM un importante passo avanti verso il futuro dell’eHealth: “La soluzione contribuisce a sostenere la nostra ambizione di essere un ospedale senza carta. Inoltre, le future generazioni di medici che sono cresciute con i computer avranno un approccio ancora più naturale all’uso di questi tool elettronici per la salute”.

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