Criminalità informatica: la Francia alla stretta finale sul nuovo Ddl. Testimonianze via mail per convincere i parlamentari dissenzienti

di Raffaella Natale |

Francia


Pirateria

Questa settimana l’Assemblea francese è chiamata a esaminare il testo che introdurrà le nuove disposizioni per contrastare la pirateria online delle opere culturali, a difesa dei diritti d’autore in un contesto di grave crisi del mercato discografico.

Sostenitrice del disegno di legge “Creazione e Internet” è il Ministro della Cultura Christine Albanel, che insiste sull’aspetto “pedagogico” e “dissuasivo” delle norme.

 

Prevista, tra le altre cose, la creazione di un Alta Autorità amministrativa incaricata di vigilare sul downloading illegale.

L’organo, nel quale confluiranno alcuni importanti poteri attualmente spettanti all’autorità giudiziaria e al CNIL (Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà), prevede l’attuazione di un meccanismo di punizione ‘graduale’ basato sul concetto dei ‘tre strikes’: gli internauti sospettati di scaricare illegalmente si vedranno recapitare un primo avvertimento via email, seguito da una raccomandata per un’eventuale successiva violazione e, infine, dal ‘taglio’ della linea se beccati per la terza volta con le mani nel sacco.

 

A fine ottobre, il testo è stato approvato alla quasi unanimità dal Senato. Ma in Assemblea i deputati del Ps intendono votare contro, diversamente da quanto fatto dai senatori socialisti, tra cui gli ex Ministri Robert Badinter e Catherine Tasca.

Tra l’altro, l’Albanel dovrà convincere anche alcuni deputati dell’Ump, come Lionel Tardy, che preferirebbero una multa al taglio del collegamento web dopo due avvertimenti per mail e successivamente per lettera raccomandata.

 

Il Ministro prevede l’invio di almeno 10.000 mail al giorno, mentre risulta più difficile intuire quante connessioni verranno bloccate, le prime dovrebbero arrivare nel 2010.

“…Si tratta di mettere la parola fine alla pirateria delle opere culturali su internet, favorendo lo sviluppo dell’offerta legale“, ha spiegato il gruppo Ump che considera il downloading illegale responsabile del crollo del 50% in cinque anni del fatturato del mercato francese della discografia.

 

Secondo un sondaggio realizzato da TNS Sofres/Logica per Metro, il 37% degli internauti francesi ammette d’aver già scaricato illegalmente o utilizzato contenuti piratati.

 

Nicolas Sarkozy ha chiesto che la legge venga definitivamente approvata entro marzo.

Questo testo è la traduzione legislativa degli accordo siglati dall’Eliseo nel novembre 2007 con gli operatori di musica, cinema, audiovisivo e Internet service provider, sulla base del Rapporto realizzato da Denis Olivennes, allora presidente della Fnac.

 

Per incoraggiare l’offerta legale, il Ministro proporrà di ridurre a 4 mesi lo spazio di tempo tra l’uscita in sala di un film e la sua vendita in Dvd o video on demand (oggi è rispettivamente di 6 e 7 mesi e mezzo).

Ma queste nuove misure non sono condivise dai deputati socialisti. Christian Paul ha spiegato che si tratta di “un attentato alla libertà pubblica e individuale” con l’istituzione di un “sistema senza precedenti di sorveglianza generalizzata di internet”.

Posizione non condivisa dall’Ump che, per voce di Franck Riester, ha commentato: “I socialisti sono caduti in una terribile contraddizione”.

 

In risposta ai delatori, l’Albanel ha lanciato una campagna di informazione per i parlamentari, che riceveranno tutti i giorni una mail in difesa del testo di legge con le testimonianze da parte degli artisti e professionisti del settore.

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