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Criminalità multimediale: il governo si mette all’opera. Partono le audizioni del Comitato contro la pirateria

Italia


Si terranno giovedì – a partire dalle 15, nella Sala Verde di palazzo Chigi – le prime audizioni del Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale, secondo l’ordine già indicato sul forum dell’organismo costituito presso la presidenza del Consiglio.

 

Lo ha comunicato Mauro Masi, coordinatore del Comitato, in una nota diffusa da Palazzo Chigi, nella quale si specifica che saranno ascoltate Anica, Frt, Fimi, Afi, Fapav, Aesi. Ogni audizione durerà fino a 20 minuti. Per ogni azienda potranno partecipare un rappresentante e un esperto.

“…E’ gradita – si legge ancora – la consegna di documentazione da presentare in formato idoneo alla pubblicazione sul sito. Di tutte le audizioni, infatti, sarà data contezza sul Forum.

 

Ogni associazione, prosegue la nota di Palazzo Chigi, dovrà comunicare i nominativi dei partecipanti all’audizione alla segreteria del Comitato presso l’ufficio del Segretario generale. Successivamente saranno comunicati gli orari delle altre audizioni.

 

Nei giorni scorsi, l’on. Luca Barbareschi ha presentato una nuova proposta di legge che presto passerà all’esame delle commissioni. Si tratta di pirateria multimediale: il testo regolamenta la diffusione telematica delle opere dell’ingegno.
La novità più rilevante riguarda la delega al governo sulle piattaforme telematiche: lo Stato dovrà incentivare la realizzazione di provider per l’immissione e l’utilizzo legittimi e gratuiti di opere dell’ingegno.
 
“Si tratta – ha detto Barbareschi – di un primo passo verso la regolamentazione del mondo telematico. Oggi viviamo una situazione di assoluto caos legislativo e la proposta di legge di cui sono primo firmatario vuole riempire un vuoto normativo e cercare di mettere ordine, tenendo in considerazione ogni singolo aspetto, per una materia difficile e in continua evoluzione”.

Il Comitato insediato lo scorso 14 gennaio è coordinato da Mauro Masi, segretario generale della Presidenza del Consiglio e delegato italiano all’Onu per la proprietà intellettuale.

L’organo conta di terminare i propri lavori “in circa due mesi” e l’obiettivo è quello di contrastare le conseguenze economicamente negative derivanti dalla violazione dei diritti di proprietà intellettuale.

Parliamo di oltre 5 miliardi di euro di danni – la forchetta è tra i 4,6 e i 5,3 miliardi – , di cui circa 2 miliardi di pirateria riguarda il diritto d’autore.

 

Nella conferenza stampa di presentazione a Palazzo Chigi, il Ministro per i Beni culturali Sandro Bondi e Masi si sono detti d’accordo nel rifiutare “intenti repressivi” ma “bisogna trovare un punto di equilibrio fra libertà individuali, interesse pubblico, diritti d’autore e sviluppo economico del Paese”.

“…Dobbiamo tenere conto – ha aggiunto – del progresso tecnologico ma anche trovare soluzioni equilibrate tra libertà individuale, interesse pubblico ed esigenze di sviluppo di un paese, tutelando nel contempo il diritto d’autore”.

Due, secondo Bondi, le direzioni lungo cui agire: una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro il fenomeno della pirateria ed una stretta collaborazione tra tutti i soggetti interessati.

 

Masi ha sottolineato che l’Italia è nella ‘watch list’ del Governo Usa per quanto riguarda la pirateria multimediale.

“…Siamo migliorati – ha detto Masi – perché eravamo nella ‘special watch list’ ma dobbiamo fare ancora molto, perché il fenomeno della pirateria è in costante crescita. I lavori del Comitato saranno pubblicati su internet”.

Masi ha affermato che la “legge Urbani antipirateria è in vigore, ma non ha ottenuto i risultati proposti”.

Il Comitato predisporrà proposte normative e tenterà di far stipulare codici di autoregolamentazione.

 

“Oggi comincia una bella avventura – ha commentato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’editoria Paolo Bonaiuti – non è come la pirateria al largo della Somalia, ma il lavoro del Comitato è importante. Il coordinatore Masi è la persona giusta al di sopra delle parti. Fu D’Alema a nominarlo delegato italiano all’Onu per la proprietà intellettuale”.

 

 

Proposta di Legge sulla Pirateria Multimediale dell’on. Luca Barbareschi

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