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Sicurezza pubblica: ISOC Italia contro il Ddl 773. ‘L’Articolo 50 bis incompatibile con il Sistema Internet’

Italia


ISOC Italia, vista la recente stesura del DDL 773 sulla Sicurezza Pubblica già approvato dal Senato della Repubblica, segnala l’incompatibilità fra il Sistema Internet e l’art.50 bis DDL 733 “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”.

 

In una nota l’Internet SOCiety (ISOC), organizzazione internazionale di supporto alla Rete Internet, sottolinea che per il Sistema Internet è infatti tecnicamente impossibile “l’interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine [cfr DDL 733]”.

 

Si contesta ancora una volta “un tentativo di regolamento per Internet predisposto in completa assenza di conoscenze sulle materie inerenti il sistema stesso. Gli appositi strumenti di filtraggio richiamati l’art.50-bis del DDL 733 in oggetto NON esistono e NON esiste una tecnologia per implementarli”.  

 

Per ISOC, solo i “colpevoli” possono essere perseguiti e non il “canale di comunicazione“: in Internet è ampiamente riconosciuto che la soluzione di problemi come questi che creano allarme sociale è assai complessa e non può risolversi con interventi di legge da parte di singoli governi; essa consiste piuttosto nello sviluppo di pratiche di cooperazione più efficaci per la repressione dei crimini, associate a campagne di educazione degli utenti della rete. ISOC ritiene che si debbano perseguire le attività illecite ed i reati, non il “mezzo” Internet.

 

Resta comunque fiduciosa che sarà compreso il senso di questa sua segnalazione ispirata dall’esigenza di rappresentare il pericolo di un intervento di sola immagine che NON modificherà l’effettiva repressione dei colpevoli.

“Una qualsiasi legge che preveda il filtraggio in Internet – spiega la nota – non può essere applicata efficacemente e, qualora si cerchi di osservarla, non si fa altro che aumentare la discriminazione tra gli utenti che riusciranno comunque ad aggirare l’ostacolo ed i meno esperti. Chiunque affermi o proponga il contrario, nega lo stato dell’arte o si limita a rappresentare una visione parziale od accomodante della realtà”.

Questi problemi di definizione di regole toccano diversi aspetti tecnici, tanto che è riconosciuta a livello globale la necessità di interazione fra il Legislatore e il mondo tecnico della Rete.

 

ISOC Italia rinnova la propria disponibilità ad essere ascoltata dalle Istituzioni per contribuire ad una migliore comprensione di Internet in tutti i suoi aspetti.

 

ISOC Italia promuove lo sviluppo e la crescita di Internet a partire dal 1992, ed oggi partecipa con impegno al processo globale di definizione della governance dell’Internet del futuro. Precisa che tale nota rappresenta la sintesi delle riflessioni, espresse e condivise da esperti informatici e giuridici di ISOC Italia, in merito al DDL in oggetto e basate sullo studio e sull’applicazione di standard internazionali per la gestione dei protocolli trasmissivi di Internet. (r.n.)

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