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È già finita l’era d’oro per i Pc da scrivania? Stando ai numeri, parrebbe proprio di sì. La causa, ovviamente, il crescente successo dei computer portatili che, sempre più performanti, leggeri ed economici, sono l’ideale per l’uso ‘domestico’, ma anche per essere portati con sé in viaggio o all’aperto.
Il definitivo sorpasso dei laptop sui Pc desk è confermato dal fatto che nella classifica dei 10 oggetti ‘top selling’ del sito Amazon.com nella settimana precedente al Natale, comparivano ben 7 modelli di computer portatili ma neanche un Pc da scrivania.
Il wireless, dunque, avanza, trainato dalla costante discesa dei prezzi e dalle funzionalità sempre più avanzate dei laptop. Fattori che hanno contribuito a rendere i Pc portatili veri e propri ‘oggetti del desiderio’ di queste ultime feste.
“Sia sul versante dei prezzi che su quello delle performance, i laptop sono così competitivi che ci si può al massimo stupire di come il sorpasso non sia avvenuto anche prima”, ha commentato l’analista iSuppli Peter Lin.
“La possibilità di navigare in internet da qualsiasi posto o di poter lavorare tranquillamente anche in viaggio, oltre alla vasta gamma di notebook in circolazione, sono tutti fattori che hanno contribuito al crollo delle vendite di Pc da scrivania”, ha aggiunto.
Secondo IDC, il posizionamento dei portatili potrebbe rafforzarsi ulteriormente nel corso di quest’anno, durante il quale potrebbero arrivare a rappresentare il 55% di tutti i Pc consegnati nel mondo.
L’80% dei laptop in circolazione nel mondo vengono realizzati a Taiwan, dove hanno sede 2 delle maggiori società produttrici – Quanta e Compal – e 2 dei brand più aggressivi del settore: Acer e Asustek.
Queste aziende hanno conosciuto una forte crescita negli ultimi anni, a discapito di marchi storici nell’industria informatica come HP e Dell.
Molte aziende specializzate nella produzione di componenti hardware per Pc da scrivania hanno già iniziato a concentrarsi sulla realizzazione di componenti per gadget elettronici portatili come l’iPhone.
Produrre un laptop costa più del doppio rispetto a un Pc tradizionale con la stessa capacità di calcolo, ma i progressi nella tecnologia e le economie di scala hanno portato a un livellamento dei prezzi che è andata a tutto vantaggio dei laptop.
A favore di questi ultimi, anche la crescente differenziazione dell’offerta: se solo pochi mesi fa, molti guardavano con sufficienza ai mini-notebook a basso costo, questo segmento si è invece rivelato uno di quelli in più forte ascesa, a dimostrazione del fatto che ogni consumatore può scegliere il notebook con le caratteristiche estetiche e le funzionalità tecniche che più si adattano alle proprie necessità sia in termini di spesa che di performance.
Alla luce di tutto ciò, c’è ancora spazio nel futuro per i Pc da scrivania?
Secondo l’analista Elton Tsai, “difficilmente qualcuno comprerà ancora Pc da scrivania”, ma non tutti sono d’accordo sul fatto che i Pc desk, che hanno fatto la loro comparsa nei primi anni ’70, siano pronti ad andare in pensione.
“Soprattutto nei mercati emergenti, dove il prezzo è ancora un fattore primario, i laptop non possono ancora competere”, ha commentato Lillian Tay di Gartner.
