Sms: un valido strumento per gli auguri di Natale, ma anche per migliorare la vita dei pazienti

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Vodafone lancia progetto con Usl Valle d’Aosta in aiuto di chi deve sottoporsi a monitoraggio farmacologico della terapia anticoagulante orale (Tao).

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Secondo Contribuenti.it, quest’anno verranno spediti 540 milioni di auguri via sms. I messaggi di testo sono tra le forme di comunicazione predilette dagli italiani che, soprattutto in occasione di feste e ricorrenze diventano veri e propri maniaci degli sms.

 

Ma l’uso dei messaggini può essere anche un valido strumento per migliorare la qualità della vita, soprattutto delle persone costrette a sottoporsi a un costante monitoraggio delle proprie condizioni di salute.

In quest’ambito rientra il progetto lanciato dall’Usl della Valle d’Aosta in collaborazione con Vodafone Italia, che metterà le nuove tecnologia a disposizione di quelle persone che devono sottoporsi al monitoraggio farmacologico della terapia anticoagulante orale (Tao) e del personale medico  chiamato ad assisterle.

 

Una collaborazione che – ha sottolineato Alessandra Saita, di Vodafone Italia – “nasce dalla comune tensione verso la ricerca di servizi socialmente utili e tecnologicamente avanzati”.

Vodafone, tra l’altro, è impegnata in diversi progetti legati al monitoraggio farmacologico, con la realizzazione di prodotti e servizi che mirano a semplificare la quotidianità di quelle persone che per motivi medici devono affrontare già diverse complessità.

 

La sperimentazione coinvolgerà 12 pazienti che, grazie a un palmare e a un coagulometro, potranno fare da soli il test del sangue e inviare i risultati direttamente al medico, che prescriverà la terapia adatta.

Un progetto che, come ha spiegato il direttore sanitario dell’Usl Clemente Ponzetti, mira anche a “ridurre la necessità di accessi diretti ai luoghi di erogazione delle prestazioni”.

 

Una seconda sperimentazione coinvolgerà quindi gli infermieri dell’ospedale Umberto Parini di Aosta che, dotati anche loro di un palmare, riceveranno i piani di lavoro settimanali direttamente sul dispositivo.

“In questo caso – ha sottolineato Ponzetti – vogliamo anche ottenere dei dati riguardanti il marcato impegno del personale sanitario operante sul territorio”. (a.t)