Cinema: lieve flessione per il 2008, l’industria spera nel successo dei cinepanettoni

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Europa


L´entrata di un cinema

Anche quest’anno l’edizione 2009 del corso ‘DigiTraining Plus 2009: European Cinemas Experiencing New Technologies si terrà in Gran Bretagna, dal 25 febbraio al 1° marzo.

Sede principale dell’iniziativa sarà Londra, ma – novità del 2009 – il programma comprenderà anche una visita a Hull, dove è attivo il primo multiplex europeo dotato esclusivamente di proiezione digitale.

Come informa una nota, il corso DGT – giunto alla sesta edizione – è l’unica iniziativa di formazione del Programma MEDIA dell’Unione Europea a concentrarsi sulle nuove tecnologie dal punto di vista delle sale. Dal 2004 informa e aggiorna gli esercenti e i rappresentanti delle associazioni professionali e delle istituzioni pubbliche in Europa sulla situazione e sulle prospettive della digitalizzazione delle sale. Fornisce sia le conoscenze tecniche sia le competenze in campo gestionale ed economico necessarie per valutare opportunità e rischi del passaggio al digitale.

 

Inoltre, in occasione degli European Film Awards, che sono stati attribuiti il 6 dicembre scorso a Copenhagen, MEDIA Salles ha fornito dati sull’andamento del consumo di cinema in Europa, con particolare riguardo ai film europei.

 

Come sarà il 2008 dal punto di vista della frequenza delle sale europee?

 

E’ ancora presto per dirlo perché, anche se non manca molto alla fine dell’anno, queste ultime settimane, ed in particolare il periodo natalizio, rivestono – come è noto – un’importanza cruciale per il consumo di cinema sul grande schermo. Spesso si è visto che è proprio la frequenza di novembre e dicembre a determinare le sorti dell’anno. I risultati dei primi nove o dieci mesi dell’anno e il giudizio di autorevoli esponenti del settore dell’esercizio europeo ci consentono tuttavia di osare qualche previsione.

 

Dopo un 2007 caratterizzato dalla flessione degli spettatori ed invece, positivamente, dalla buona affermazione dei film europei, che cosa ci si può aspettare dal 2008? Il consumo di cinema avrà subito le ripercussioni dell’andamento negativo dell’economia e dei mercati finanziari o, come è già successo in passato, sarà riuscito ad andare contro corrente, intercettando il desiderio di fuga dalle difficoltà della vita quotidiana?

Dai cinque principali mercati europei, quelli che “valgono” almeno cento milioni di spettatori l’uno (arrivando peraltro a quasi sfiorare anche l’ambitissima soglia dei duecento), vengono segnali diversi. Per la Spagna, la serie dei cali delle presenze, iniziata nel 2005, sembra non arrestarsi nemmeno nel 2008.

“Dopo una delle migliori stagioni estive degli ultimi anni, stimiamo che alla fine dell’anno mancheranno circa 10 milioni di biglietti rispetto al 2007 , afferma Borja de Benito Porto, responsabile del marketing dell’associazione degli esercenti spagnoli FECE, e aggiunge: “In particolare il 2008 soffre della mancanza di successi nazionali come quelli di Rec e El Orfanato, due film horror che nel 2007 erano stati molto popolari prima in casa propria e poi sulla scena internazionale”.

 

L’Italia, che nel 2007 aveva conosciuto un forte incremento degli spettatori, arriva alle soglie del periodo natalizio con una lieve flessione: sarà perciò decisivo il risultato del bimestre novembre/dicembre e soprattutto delle feste natalizie, tradizionale momento di uscita delle commedie “made in Italy” di enorme richiamo popolare.

 

“Il numero di spettatori dei primi dieci mesi del 2008 registra un calo di circa il 5% rispetto allo stesso periodo del 2007. Se consideriamo che l’anno passato era stato caratterizzato da un incremento dell’11%, possiamo comunque ritenerci soddisfatti delle previsioni per il 2008″ , sostiene Paolo Protti, presidente dell’ANEC.

“La vera sfida sarà quella del 2009, quando vedremo come il cinema sarà capace di reagire alla crisi finanziaria.”

 

E intanto si può già dire che, dopo un 2007 a quota 33%, anche nel 2008 il cinema italiano si è aggiudicato non solo una parte importante del mercato casalingo (alla fine di ottobre un punto in più rispetto a 12 mesi prima), ma anche una qualificata visibilità internazionale, grazie in particolare all’affermazione di Gomorra (1.733.000 biglietti in patria) e Il Divo (783.000 biglietti). Quanto alla presenza dei film europei sul mercato italiano, sono in buona posizione titoli come i francesi La Graine et le Mulet e Persepolis, il tedesco Der Baader Meinhof Komplex e il belga Le Silence de Lorna. A questi si aggiungono coproduzioni con gli Stati Uniti, come Cassandra’s Dreams e Vicky Cristina Barcelona.

 

“Stabilità o una leggera crescita”: questa la previsione per il mercato tedesco secondo Detlef Rossmann, presidente dell’organizzazione che rappresenta il settore d’essai in Germania, che sottolinea il grande successo di titoli europei come Planet Earth (3,7 milioni di spettatori in Germania) e di Astérix aux Jeux Olympiques, a quota 1,6 milioni, giunto dalla Francia come Bienvenue chez les Ch’tis.  Particolarmente lusinghiera è anche la quota di mercato dei film nazionali, capeggiati da Keinohrhasen che, alla fine di giugno, aveva già venduto 4,7 milioni di biglietti.

 

“Il Regno Unito, dopo aver registrato un’eccezionale frequenza estiva, come non si verificava da quarant’anni, è fiducioso di riuscire a replicare, se non addirittura migliorare, l’ottimo risultato del 2007, cioè oltre 160 milioni di spettatori”, dice Phil Clapp, segretario generale di CEA, supportato nella sua valutazione da attenti analisti del mercato britannico che hanno tenuto in considerazione non solo l’andamento dei primi dieci mesi dell’anno, ma anche il potenziale delle uscite annunciate per le prossime settimane. Nel 2008 è continuato l’impegno dello UK Film Council nel supportare la diffusione di film in lingua straniera, anche attraverso il “fast track” con cui i distributori possono ottenere un sostegno economico per la distribuzione digitale. Tra i titoli apparsi nei cinema inglesi figurano così anche titoli d’essai come Caramel, 4 Luni 3 Saptamini si 2 Zile e, dall’Italia, Caos Calmo, Mio Fratello è Figlio Unico, Anche Libero va Bene.  Ottimismo a tutto tondo per la Francia, che chiude ottobre con quasi 153 milioni di spettatori, cioè il 3,6% in più rispetto allo stesso mese del 2007.

 

Buone notizie anche sul fronte delle produzioni nazionali che sinora si sono aggiudicate ben il 47% del mercato, tre punti in più di quelle made in USA. Tra i titoli che varcano i confini dell’Esagono, oltre a quelli già citati, compaiono Babylon A.D., Taken e la Palma d’Oro 2008 Entre les Murs venduta su una cinquantina mercati e già uscita in Belgio e in Italia. Infine, tra le più interessanti espressioni delle cinematografie d’Europa, capaci di affermarsi sulla scena internazionale, due produzioni provenienti da piccoli ma dinamici territori: l’audace, in termini di risorse impiegate e di tema affrontato, produzione danese Flammen & Citronen, sull’occupazione tedesca, e il belga Fly me to the Moon, riuscito nell’impresa di imporsi nell’innovativo scenario delle produzioni 3D che mirano alla proiezione digitale. Dall’Europa, dunque, contenuti di qualità e tecnologia che guarda al futuro.

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