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Innovazione contro la crisi: l’Europa scommette sui Clusters e sostiene le piccole imprese

Unione Europea


Minalogic (Francia) e PointOne (Olanda), due Poli di competitività sulle nanotecnologie,  Medicon Valley (Svezia e Danimarca) sulle tecnologie della salute,  Torino Wireless (Italia) sulle comunicazioni senza fili e  Cap Digital (Parigi) sull’intrattenimento in larga banda e il cinema digitale sono alcuni dei più importanti Cluster che hanno partecipato al Forum “Toward World Class Cluster” il 13 e 14 novembre, organizzato dalla Commissione Europea a Sophia Antipolis.

L’innovazione é una priorità per uscire dalla crisi: “Abbiamo bisogno  di Cluster di classe mondiale per essere competitivi, perché giocano un ruolo vitale nell’introdurre innovazione e nella creazione di nuovi impieghi” sostiene Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione e responsabile della politica industriale. 

 

Una recente indagine condotta dall’European Cluster Observatory ha evidenziato una consistente presenza di cluster – stimati nel numero di circa 2000 – che fanno da tramite tra gli attori impegnati nella ricerca e le industrie europee. Lo studio ha dimostrato che la debolezza della ricerca europea non starebbe, dunque, nella scarsità di collegamenti operanti ma nella loro eccessiva frammentazione
La Commissione, nel fare proprie tale risultato, ha ritenuto necessaria la creazione di poli di eccellenza sufficientemente sviluppati da avere una massa critica e la capacità di innovazione necessaria per competere su scala globale.

La Comunicazione della Commissione ha proposto, tra l’altro di: rimuovere le barriere al commercio e alla mobilità – di persone e conoscenza – al fine di completare la realizzazione del mercato unico; incrementare la politica di cluster attraverso il programma di riforme nazionali indicato dalla Strategia di Lisbona; promuovere la cooperazione internazionale per sfruttare la complementarietà dei diversi punti di forza; coinvolgere maggiormente le PMI nello sviluppo dei cluster al fine di incrementare i trasferimenti di conoscenza e l’internazionalizzazione delle PMI stesse; condividere le esperienze in materia di politiche di cluster attraverso la creazione del European Cluster Policy Group al fine di facilitare lo sviluppo di poli di eccellenza competitivi a livello mondiale. 

Come spiega Chiara Sottocorona, giornalista specializzata nel settore hi-tech, “in Francia, dove sono stati costituiti 71 Cluster o Poli di competitività, é stato stanziato un investimento di 1,5 miliardi di euro per il periodo 2009-2011, e in settembre Fillon ha annunciato altri 565 milioni di euro per i Poli di classe mondiale. In diversi casi l’80 % delle imprese nei Poli sono Pmi con meno di 20 impiegati o start-up”. 

 

“Sostenere i Cluster – ha concluso – diventa un modo quindi di trainare anche le il tessuto di piccole imprese. Da quanto é emerso nel Forum, malgrado la crisi  attuale i mezzi per sostenere le aziende nei Cluster esistono: l’Europa dispone dei fondi strutturali, del programma Competitività e Innovazione e la Banca europea d’investimenti ha previsto di mettere a disposizione delle Pmi e start- up innovanti 30 miliardi di euro nel prossimo triennio”.

 

Per saperne di più:

 

La comunicazione della Commissione: Towards world-class clusters in the European Union: Implementing the broad-based innovation strategy

 

ICT 2008: Inventiva, innovazione, impatto. Come e perché l’ICT è un settore cruciale per rilanciare l’economia in un momento di crisi

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