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Microsoft vicina a un accordo da 1 mld di dollari con Verizon. Si fa serrata la lotta con Google per i servizi mobili

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Microsoft e Verizon sarebbero vicini alla conclusione di un accordo che permetterebbe al gigante di Redmond di diventare il motore di ricerca predefinito sui cellulari dell’operatore americano.

Lo sostiene il Wall Street Journal citando fonti vicine alle trattative.

 

Alle porte, dunque, un accordo che avrebbe voluto portare a casa anche Google, con cui comunque le trattative non sono state ancora chiuse.

La società di Mountain View, nel frattempo ha mandato Andy Rubin – il capo della divisione mobile – a Taiwan, in visita nelle sedi dei partner locali (tra cui Asustek e HTC), per controllare lo stato dell’arte dello sviluppo dei cellulari che supporteranno la piattaforma Android.

 

Tornando a Microsoft e Verizon, i termini dell’intesa, attualmente in fase di esame, prevedono – dice sempre il WSJ – una condivisione dei profitti legati agli annunci visualizzati in risposta alle ricerche web effettuate dal cellulare, con un compenso garantito che per Verizon si aggirerebbe tra i 550 e i 650 milioni di dollari in cinque anni.

Separatamente, Microsoft starebbe negoziando un accordo per mettere il software Windows Mobile in un numero maggiore di cellulari targati Verizon.

Il valore combinato dei due accordi si aggirerebbe attorno a 1 miliardo di euro, dichiarano sempre le fonti citate dal quotidiano americano. Non è ancora chiaro, tuttavia, se Microsoft pagherebbe Verizon per usare Windows Mobile o permetterebbe all’operatore di utilizzare il software gratuitamente.

 

Il WSJ sostiene inoltre che le trattative tra Google e Verizon per un accordo sulla ricerca non sono state chiuse, ma che l’operatore mobile sarebbe più incline a portare a casa un’intesa con Microsoft, che certo garantirebbe migliori incentivi finanziari.

La situazione è ‘fluida’ con entrambe le società, ma l’ufficializzazione di un’eventuale intesa dovrebbe arrivare a breve, almeno in base a quanto assicurato dal Ceo di Verizon Ivan Seidenberg.

 

Microsoft e Google, dunque, continuano a competere su diversi livelli, cercando di rafforzare le rispettive posizioni con accordi distribuzione e partnership: lo scorso anno il gruppo di Redmond ha battuto il re dei motori di ricerca nella corsa a investire nel social network Facebook e più recentemente i due si sono contesi diversi accordi con Yahoo!. Ora le due compagnie mirano entrambe a imporsi nel settore mobile, attraverso accordi che consentano loro di diventare motore di ricerca predefinito sui cellulari.

 

Il mercato della ricerca mobile è ancora tutto da scoprire e da sfruttare: a settembre solo il 7,7% degli utenti – pari a circa 17 milioni di persone – ha effettuato ricerche web via cellulare, ma Google è già leader di questo nascente business: il 60% degli utenti ha infatti optato per il suo software, il 36% per quello di Yahoo! e il 10% per quello di Microsoft (dati comScore M:Metrics).

 

Google, inoltre, ha già tessuto una fitta trama di accordi sia per la ricerca che per la pubblicità: ha siglato un accordo con Sprint Nextel, mentre T-Mobile USA venderà il G1 e adotterà la search bar Google sulla home page dei suoi cellulari.

 

Yahoo!, da canto suo, è in trattative con AT&T per portare il proprio software di ricerca sul MEdia Net Web portal dell’operatore.

 

Le società straniere – da Deutsche Telekom in Europa a KDDI in Giappone – hanno già stretto accordi di collaborazione sia con Google che con Yahoo!.

 

Secondo molti, queste partnership non serviranno a molto, poiché appena navigare il web dal telefonino diventerà un’abitudine di massa, gli utenti sceglieranno comunque il motore di ricerca che preferiscono, a prescindere da eventuali accordi tra operatori e motori di ricerca.

Ma l’analista Nielsen Roger Entner sostiene che accordi come quello che potrebbe nascere tra Microsoft e Verizon rappresentano un’importante opportunità per le web company di scavalcare la concorrenza.

Il mercato è ancora da ‘suddividere’ e la partita è ancora tutta da giocare, ma Microsoft parte sicuramente da una posizione di vantaggio: il suo sistema operativo Windows Mobile è sul mercato ormai da diversi anni ed è già presente in molti cellulari Verizon.

Di contro, Android di Google ha appena fatto il suo debutto sul mercato – il 22 ottobre T-Mobile ha lanciato il G1 in esclusiva negli Usa – e il suo potenziale è ancora tutto da scoprire.

 

Sul versante web, invece, Google ha presentato ieri un nuovo servizio che insegue il successo del Windows Live Messenger di Microsoft, ma anche di Skype, aggiungendo servizi audio e video al servizio di posta elettronica Gmail.

Anche gli utenti di Gmail – il quarto più popolare servizio di posta elettronica negli Usa dopo Yahoo!, Microsoft e Time Warner – potranno dunque parlare con gli amici sullo schermo e al tempo stesso inviare messaggi istantanei in una chat box.

La società ha inoltre lanciato un servizio per aiutare le autorità sanitarie americane a tracciare una mappa della diffusione annuale delle epidemie di influenza. Dal momento che sempre più persone usano il web per cercare informazioni sanitarie, Google Flu Trends registra le parole utilizzate per effettuare ricerche online relative all’influenza e le notifica in tempo reale ai centri Usa di controllo delle malattie.

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