Stati Uniti
Tre colossi asiatici dell’elettronica, LG, Sharp e Chunghwa Picture Tubes, sono stati considerati colpevoli d’aver costituito un cartello negli Usa per i prezzi degli schermi a cristalli liquidi. Le aziende, come ha riferito il Ministero americano della Giustizia, hanno accettato di pagare 585 milioni di dollari di multa.
Le accuse riguardano il periodo compreso tra settembre 2001 e dicembre 2006, quando il mercato mondiale degli schermi a LCD era stimato intorno ai 70 miliardi di dollari.
Solo la coreana LG – spiega la nota del ministero – dovrà sborsare 400 milioni di dollari, la seconda multa più grossa inflitta negli Stati Uniti per un affare di questo tipo.
La giapponese Sharp dovrà versare 120 milioni di dollari e la taiwanese Chunghwa 65 milioni di dollari.
Thomas Barnett, a capo dei servizi Antitrust, ha spiegato che “…questo cartello ha colpito milioni di americani che usano quotidianamente computer, cellulari e dispositivi elettronici in genere”.
Dell, Motorola e Apple sono citate tra le società vittima di questo accordo sui prezzi.
La multa più pesante inflitta negli Usa per cartello risaliva, fino a oggi, al 1999 quando il laboratorio Hoffmann-LaRoche era stato condannato per aver tentato di controllare il prezzo delle vitamine.