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Telecom Italia: il mercato accoglie bene la trimestrale. Bernabè , ‘Nessun aumento di capitale riservato a eventuali nuovi soci’

Italia


La mattinata inizia bene per i titoli Telecom Italia, che a metà seduta guadagnano il 4,67%, sulla scia di risultati finanziari, presentati venerdì, in miglioramento sui trimestre precedenti.

 

La società guidata da Franco Bernabè ha chiuso i tre mesi da luglio a settembre con ricavi per 7,5 miliardi di euro (22,3 miliardi nei primi nove mesi) e un ebitda margin organico pari al 41,0%, per la prima volta in aumento rispetto al 2007, grazie ai significativi miglioramenti del business domestico – che però ha anche registrato una flessione del fatturato del 5,3% (954 milioni di euro) – e al miglioramento dei risultati operativi delle partecipate in Brasile e Germania.

 

L’utile netto nel terzo trimestre si è attestato a 630 milioni di euro, rispetto ai 570 milioni del consensus degli analisti. Nei primi nove mesi l’utile è pari a 1,7 miliardi di euro, mentre l’indebitamento netto si attesta a 35,7 miliardi di euro in flessione di oltre 1,4 miliardi rispetto alla fine di giugno, quando si attestava a 37,17 miliardi al 30 giugno.

 

Sull’andamento dell’indebitamento finanziario netto, rispetto a fine 2007, hanno inciso il pagamento dei dividendi per 1,6 miliardi di euro e l’acquisizione delle licenze 3G in Brasile, costate 477 milioni di euro.

La liquidità del gruppo è pari a circa 5,8 miliardi di euro – in aumento rispetto ai 4,6 miliardi di fine giugno – oltre alla disponibilità di linee di credito di lungo termine non revocabili per 6,5 miliardi di euro.

 

Per l’ad del gruppo, Franco Bernabè, la trimestrale può considerarsi “buona”, alla luce delle turbolenze che hanno investito il mondo finanziario internazionale.

“In questo scenario – dice Bernabè – il comparto delle telecomunicazioni non ha mostrato particolari segni di sofferenza, e Telecom Italia, anche grazie alle azioni di rilancio che abbiamo messo in atto sin dall’inizio dell’anno, ha potuto chiudere un periodo che ha proseguito la tendenza di miglioramento della dinamica di ricavi e margini avviata nel corso del 2008″ .

 

Bernabè ha quindi sottolineato che la società non ha bisogno di aumenti di capitale, né è in programma “un aumento di capitale riservato”. Riguardo invece i dividendi, “le tendenze stanno migliorando, ma il cda deciderà dopo i risultati di fine anno”.

 

Il gruppo ha quindi confermato gli obiettivi per il 2008, che puntano a ricavi tra 30,4 miliardi e 30,5 miliardi di euro e a un ebitda margin attorno al 38%.

Sull’indebitamento, il direttore finanziario Marco Patuano conferma invece l’obiettivo di un rapporto debito/margine operativo lordo inferiore a tre.

“L’attuale situazione di elasticità – ha spiegato Patuano – consentirà a Telecom Italia di “sfruttare il mercato ma di non essere obbligati a farlo adesso”.

 

Riguardo infine l’azionariato del gruppo, non sembra essere emersa nessuna novità sul coinvolgimento della Libia – in particolare del fondo sovrano Libyan Investment Authority – nel capitale Telecom Italia, né probabilmente ne emergeranno prima del prossimo cda, previsto per il 2 dicembre, data per cui è attesa anche la presentazione del piano industriale.

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