Pedopornografia: Italia al 5° posto con un aumento dei consumatori triplicato rispetto al 2004

di Alessandra Talarico |

Mondo


Pedopornografia

Sono i sette Paesi più industrializzati del mondo, insieme alla Russia, i maggiori consumatori di materiali pedopornografici online. In questa deprecabile classifica, l’Italia si colloca al quinto posto, con un aumento dei consumatori triplicato rispetto al 2004.

 

E la compagnia, purtroppo è molto nutrita: secondo Telefono Arcobaleno sono infatti i Paesi economicamente più ricchi ad assorbire “circa i tre quarti degli scambi mondiali” e ad alimentare “incessantemente il circuito perverso e criminale della richiesta di nuovi materiali e della loro produzione e distribuzione”.

 

L’Europa è epicentro assoluto del fenomeno pedopornografia online: “oltre il 90% dei bambini sfruttati è di razza europea, l’86% dei materiali dei materiali pedofili è allocato in territorio europeo, i due terzi dei clienti sono europei”, spiega l’associazione.

 

Nell’ultimo anno, Telefono Arcobaleno ha inoltrato alle autorità di tutto il mondo 37.263 segnalazioni, in media 850 alla settimana, 122 al giorno, con un incremento del 21,56% rispetto alla stesso periodo dell’anno scorso.

 

Una piaga, che è, dunque, particolarmente europea e che non risparmia l’Italia, dove è comunque costante la vigilanza della Polizia Postale ha portato all’oscuramento di 177 siti, alla segnalazione di 11 mila siti stranieri alle competenti autorità e alla realizzazione di una blacklist, sempre aggiornata, che al momento conta 163 indirizzi.

 

Il contrasto al fenomeno è infatti costante e intenso, ma difficilmente riesce a scalfire il business: secondo i dati dell’Interpol, ogni anno vengono offerte online almeno 500 mila nuove immagini pedopornografiche originali, e si contano 550 mila immagini di abusi su 20 mila bambini, di età sempre più piccola: l’età media stimata dei bambini sfruttati è passata dai 10 anni del 2003 ai 7 anni del 2007, con punte di età a volte molto più basse.

Di questi bambini, solo 500 sono stati identificati e salvati dal 2001.

 

Crescono, inoltre, a dismisura gli introiti illeciti, stimati in oltre 4 miliardi di dollari l’anno: l’accesso ad un sito pedopornografico costa in media 50 euro, e un sito pedopornografico ha in media al giorno oltre 400 clienti.

 

Il rapporto di Telefono Arcobaleno può essere consultato e scaricato al sito internet di Telefono Arcobaleno www.telefonoarcobaleno.org.