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Canone Telecom: aumento da febbraio. Consumatori contrari, ma c’è apprezzamento per nuovo corso improntato sulla chiarezza

Italia


Il canone che tutti gli abbonati devono pagare per usufruire dei servizi telefonici di Telecom Italia aumenterà dal 1° febbraio 2009 di 1,26 al mese, portandosi a 13,40 euro al mese iva esclusa.

Lo ha reso noto l’amministratore delegato del gruppo di TLC, Franco Bernabè, durante un incontro con le associazioni dei consumatori.

 

Il ritocco della tassa più odiata dagli italiani è contenuto nella proposta di adeguamento del costo dell’interconnessione tramite l’unbundling.

L’unbundling indica il prezzo che gli operatori alternativi pagano all’operatore proprietario della rete per usufruire delle infrastrutture – rete, cavi dell’ultimo miglio e centraline – e offrire ai clienti servizi propri.  Attualmente, la tariffa per il ‘full unbundling’ si attesta a 7,64 euro al mese ed è, sostiene Telecom Italia, fra le più basse d’Europa.

 

Per quest’ultimo l’ex monopolista avrebbe chiesto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni un aumento di circa 1,7 euro a linea, a 9,3 euro.

  

Anche il canone residenziale mensile è fermo dal 2002, quando passò da 11,36 a 12,14 euro al mese e resta, nonostante l’aumento, al di sotto della media europea di 13,70 euro al mese: in Francia è pari a 13,38 euro, in Spagna a 13,97 euro e in Germania a 13,76 euro.

 

Telecom ha comunque chiarito che l’aumento del canone non andrebbe a incidere sulla bolletta delle famiglie meno abbienti: circa un milione di famiglie, quelle inserite dal governo nella cosiddetta operazione ‘social card’ non subirà aumenti. Anzi, la società starebbe addirittura pensando di ridurre per queste famiglie il peso del canone.

 

Le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori si sono schierate compattamente contro l’aumento, che costerebbe qualcosa come 200 milioni alle famiglie italiane, ma hanno apprezzato “il metodo del confronto introdotto dall’amministratore delegato di Telecom Italia”, Franco Bernabè e la chiarezza con cui “ha esposto la situazione debitoria di Telecom Italia e i suoi impegni per affrontarla”.

 

Adusbef e Federconsumatori si augurano che almeno questi soldi che entreranno in più nelle casse dell’operatore servano a migliorare la qualità del servizio.

 

“Abbiamo subito mostrato la nostra contrarietà all’aumento del canone – spiegano i presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefilettima abbiamo apprezzato il nuovo corso di Telecom incentrato su un’informazione chiara, trasparente e avente come obiettivo il miglioramento della qualita’, che è fondamentale per noi”.

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