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Criminalità informatica: in Senato vince la linea dura. Passa il Ddl francese che prevede il taglio della linea internet per i pirati  

Francia


Il Senato francese ha approvato a larga maggioranza, anche con il voto del partito socialista, il disegno di legge contro la criminalità informatica del Ministro della Comunicazione Christine Albanel.

Taglio della linea internet quindi per i recidivi del downloading illegale, che però potranno controllare sul proprio pc la posta elettronica.

 

Il testo è la trascrizione legislativa del documento elaborato dalla Commissione creata ad hoc e presieduta dall’ex capo della Fnac, Denis Olivennes, firmato il 23 novembre 2007 da una quarantina di organismi rappresentanti il settore della musica, del cinema e i fornitori  d’accesso internet.

 

I senatori hanno cercato di mantenere i principi basilari elaborati da Olivennes e respinto con forza l’emendamento introdotto dalla Commissione Affari economici che voleva la sostituzione del ‘taglio’ della connessione web con una sanzione pecuniaria.

A riguardo il confronto è stato molto animato e capeggiato da Catherine Procaccia (UMP), Michel Magras (UMP), e Joëlle Garriaud-Meylan (UMP), convinti che una sanzione avrebbe prodotto maggiori effetti sui pirati.

E’ stata poi introdotta la misura che consente di mantenere alcuni servizi per gli utenti colpevoli, come per esempio la messaggeria.

 

Votati poi altri emendamenti per la parte della legge che riguarda l’istituzione dell’Alta Autorità per la Protezione del Copyright su Internet (HADOPI).

Per il deputato Frédéric Lefebvre (UMP), “In Senato i socialisti hanno dato prova di saggezza“, aggiungendo: “Ci aspettiamo lo stesso comportamento da parte dei deputati in modo che il disegno di legge venga approvato in breve tempo”.

 

I Centristi e i Verdi hanno insistito molto per introdurre provvedimenti che rafforzano i diritti degli internauti, e migliorino la campagna di informazione sulle procedure di sanzionamento.

 

Il disegno di legge mette in atto un’azione “pedagogica e persuasiva” contro i pirati. Gli aventi diritto potranno adire l’Alta Autorità se ritengono che le loro opere siano state scaricate illegalmente.

L’Hadopi agirà con un meccanismo di punizione ‘graduale’ basato sul concetto dei ‘tre strikes’: gli internauti sospettati di scaricare illegalmente si vedranno recapitare un primo avvertimento via email, seguito da una sospensione cautelativa per un’eventuale successiva violazione e, infine, dal ‘taglio’ della linea da tre mesi a un anno se beccati per la terza volta con le mani nel sacco.

La disconnessione potrà essere ridotta da uno a tre mesi se l’utente si impegnerà per iscritto a non reiterare il reato e a non contestare la sentenza.

Per le aziende, il testo prevede una misura alternativa: l’Hadopi chiederà l’istallazione di dispositivo che impedisca di scaricare materiale illegale.

 

Il disegno di legge dovrà adesso essere discusso dai deputati. 

 

 

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