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Ultra banda larga. L’Agcom assegna 14 progetti di ricerca e stanzia 700 mila euro: ‘Stimolo per settore importante dell’economia italiana’  

Italia


L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha assegnato a una serie di istituzioni accademiche la realizzazione di 14 progetti di ricerca nell’ambito del programma “Infrastrutture e servizi a banda larga e ultra larga (Delibera n. 405/08/CONS).

 

Come informa una nota, il programma, messo a gara lo scorso luglio da Agcom, è suddiviso in tre macro aree, tutte dirette ad analizzare le condizioni tecniche, economiche e giuridiche per la realizzazione di reti e servizi a banda larga in Italia (quadro tecnico-infrastrutturale, economico-regolatorio, giuridico-normativo).

Lo stanziamento massimo previsto è di 50 mila euro per ognuno dei 14 progetti vincitori, pari a 700 mila euro complessivi.

 

Sono state presentate 8 offerte da Università, anche consorziate tra loro, e centri di ricerca, corrispondenti a 67 progetti.

 

L’Università ‘La Sapienza’ di Roma (capofila), insieme al Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Pisa, Università di Siena, Università Roma Tre e Imperial College di Londra, è assegnataria di cinque Work Package; l’Università Federico II di Napoli è risultata assegnataria di cinque progetti; l’Università di Roma Tor Vergata (capofila), insieme al Politecnico di Milano, Università Bocconi di Milano, Università di Cagliari, Luiss Roma, Università di Napoli, Università Roma Tre, è assegnataria di tre Work Package; il CERADI – Centro di ricerca per il diritto di impresa – della Università Luiss Guido Carli è assegnatario di un Work Package.

 

L’inizio delle attività di ricerca, si legge ancora nella nota, è previsto per il prossimo mese di novembre, con consegna dei risultati dei lavori entro la prossima estate.

 

L’Autorità presieduta da Corrado Calabrò, nel sottolineare la propria soddisfazione “…per l’impegnativo programma che sarà realizzato insieme al meglio della cultura accademica in materia“, ritiene che “…i progetti rappresenteranno uno stimolo per la ricerca in un settore così rilevante per l’economia del nostro paese, un importante strumento per la definizione di regole e modalità di intervento volte a promuovere innovazione e concorrenza e, infine, un utile riferimento per tutte le imprese del settore”.

 

  

 

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