Sale la febbre per il G1: già 1,5 milioni di prenotazioni per il primo telefonino targato Google

di Alessandra Talarico |

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Google HTC Dream

Se il buongiorno si vede dal mattino…l’arrivo del primo telefonino targato Google supererà di molto le previsioni della stessa T-Mobile, l’operatore che lo lancerà in esclusiva negli Usa il prossimo 22 ottobre.

La società produttrice HTC puntava sulla vendita di 700 mila esemplari entro Natale e gli analisti stimavano ne sarebbero stati venduti circa 400 mila, ma i consumatori si sono dimostrati molto più entusiasti dell’arrivo del G1: le prenotazioni hanno già superato quota 1,5 milioni e T-Mobile, che ne aveva messi in prevendita 500 mila ha dovuto ordinarne un milione in più per soddisfare la domanda.

 

La premiere del sistema operativo mobile Android – nato dalla alleanza industriale con 34 tra le maggiori società tecnologiche – potrebbe dunque sovvertire lo scetticismo di chi non credeva che l’attesa per il G1  potesse provocare la stessa ‘febbre’ scatenata dall’arrivo dell’iPhone, rispetto al quale, tra l’altro, è decisamente più economico: il prezzo finale del dispositivo è infatti di 179 dollari, più ovviamente il costo dell’abbonamento al gestore telefonico.

 

Dal cellulare, che arriverà in Europa entro la primavera del 2009, sarà possibile accedere a un vero e proprio ‘mercato’ – Android Market – da cui gli utenti potranno scaricare una cinquantina di applicazioni per espandere e personalizzare il dispositivo, ma anche al music store di Amazon, che ha messo a disposizione oltre 6 milioni di canzoni da scaricare, acquistare e ascoltare.

 

Il G1 è comunque soltanto il primo passo della strategia mobile Google: nei prossimi mesi arriveranno nuovi modelli prodotti da altri costruttori, ma anche nuove applicazioni magari concepite dagli utenti stessi che potranno dare libero sfogo alla fantasia per personalizzare il loro smartphone. Sarebbero già oltre 200 i progetti arrivati alla società da sviluppatori indipendenti.

 

La corsa al predominio del mercato mobile si fa dunque più interessante, con il re dei motori di ricerca web pronto a dimostrare di poter rivoluzionare con la sua piattaforma aperta, anche il ‘giardino murato’ che è stato finora il regno dei cellulari.

 

Anche Nokia, nei giorni scorsi, ha lanciato la propria risposta all’iPhone: dotato di schermo a sfioramento e tastiera virtuale ‘cliccabile’, Storm arriverà il mese prossimo, lanciato in Europa da Vodafone e negli Stati Uniti da Verizon Wireless.

 

L’obiettivo di Google e degli altri attori impegnati nel settore degli smartphone è, da un lato, quello di rilanciare l’uso dei servizi internet mobile, che finora nonostante gli sforzi sono utilizzati solo da una piccola percentuale di utenti e, quindi, di conquistare una fetta del mercato del mobile advertising. Il settore della pubblicità mobile, infatti, è previsto in forte ascesa e, secondo i dati ScreenDigest, potrebbe raggiungere un valore di 2,8 miliardi di dollari entro i prossimi 4 anni.