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Digitale terrestre: dall’Agcom, ecco chi avrà accesso alla capacità trasmissiva.  Forse si decolla, ma prima regole più snelle  

Italia


Approvata la classifica finale della gara per l’assegnazione del 40% della capacità trasmissiva delle reti digitali terrestre. Obiettivo, favorire il pluralismo e accelerare il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione radioTv. Alla scadenza del termine sono pervenute all’Authority 25 domande di partecipazione alla procedura selettiva da parte di 18 soggetti.

La commissione ha concluso lunedì i propri lavori, attribuendo alle domande ammesse i punteggi agli elementi “piano editoriale”, “piano di impresa” e “progetto di utilizzo della capacità trasmissiva”. La graduatoria è stata stilata valutando i progetti editoriali per cui è possibile che un unico soggetto sia in classifica più volte perché ha presentato più progetti.

 

Naturalmente non tutti i partecipanti hanno ottenuto la capacità richiesta. Facendo un rapido calcolo dovrebbero avere accesso al 40% della capacità trasmissiva, tranne possibile rinuncia, soltanto alcuni dei soggetti arrivati fino al nono posto.

Al primo posto Digital Tv Channels (Controllata da Jetix) con un progetto per un canale in chiaro dedicato ai bambini tra i due e i 14 anni d’età. Al secondo posto NBC Universal Global Networks Italia, progetto cinema.

Terzo posto ex aequo NBC Universal Global Networks Italia con un progetto Factual per il racconto di storie vere e Costituendo Consorzio Alphabet per un canale in chiaro e in parte pay dedicato a educazione e formazione, senza spot.

Segue Rete Blu con un programma informativo su vita sociale, culturale e religiosa.

Successivamente ex aequo Class Editori, per un canale news in chiaro con un palinsesto informativo dedicato interamente all’informazione; Turner Entertainment Networks con due progetti per ragazzi “Cartoon Network” e “Boomerang”.

A nono posto ex aequo Walt Disney Company Italia con il canale “Disney Family”, “Disney prescolare” e “Disney Animazione” ma anche AirPTV con sei domande per sei video stream che consentiranno un’offerta di nove canali pay per le famiglie.

 

Key4biz ha chiesto un commento a Ernesto Apa dello studio legale Portolano Colella Cavallo, che ha assistito alcuni operatori partecipanti alla gara, tra cui il primo classificato Digital Tv.

“Il numero e la levatura dei partecipanti al beauty contest – ha detto l’avvocato Apa – indicano che i tempi sono maturi perché la televisione digitale terrestre decolli: all’esito della procedura selettiva entreranno nel mercato nuovi soggetti che arricchiranno l’offerta di contenuti disponibile in digitale terrestre. Sul piano commerciale, perché i propri business plan siano sostenibili, i fornitori di contenuti dovranno avere l’opportunità di concludere contratti la cui durata vada ben oltre lo switch-off; sotto il profilo regolamentare, è auspicabile che, dopo le recenti modifiche normative relative agli operatori di rete, anche i requisiti per ottenere l’autorizzazione di fornitore di contenuti nazionale in tecnica digitale terrestre divengano più snelli”.

 

La commissione, nominata dall’Agcom, incaricata di scegliere i fornitori di contenuti indipendenti e le emittenti nazionali e locali in deficit di copertura è composta da Giovanna De Minico (Università di Napoli Federico II), Mauro Miccio (Università di Roma Tre), Augusto Preta (Università di Sassari); Mario Egidio Schinaia, ex presidente del Consiglio di Stato; Francesco Siliato, (Politecnico di Milano).

 

La cessione della capacità trasmissiva è stata decisa con la delibera 645/07/CONS del 19 dicembre 2007 con la quale è stato approvato il Disciplinare per lo svolgimento della procedura di gara (tra i parametri, l’offerta economica, la credibilità imprenditoriale dell’editore e la qualità dei programmi proposti) per l’individuazione delle parti interessate.

I soggetti tenuti a cedere il 40% della capacità trasmissiva dei propri multiplex sono Rai (1 mux) Elettronica Industriale/Mediaset (2 mux) e TIMB/Telecom (2 mux). Secondo le comunicazioni effettuate da questi soggetti la capacità disponibile è pari a circa 9,5 Mbt/s per ciascun mux. Solo il mux MBONE di TIMB è configurato su base regionale; pertanto, le emittenti locali potranno accedere esclusivamente a questo mux.

 

Si tratta di un progetto su cui l’Autorità punta molto per incrementare la presenza di nuovi operatori sulla Tv digitale pur in presenza di una scarsità di risorse frequenziali, in gran parte già occupate.

Tramite una procedura competitiva, l’Agcom ha assegnato la capacità trasmissiva agli editori indipendenti, alle emittenti nazionali che richiedano il completamento della copertura delle proprie reti e alle emittenti locali che non dispongono di impianti in digitale.

Per queste ultime emittenti è stato riservato un maggiore spazio (unica esclusa Sam editoriale) rispetto alle iniziali previsioni, finalizzato a una capacità trasmissiva anche al di fuori delle aree all digital, quelle destinate per prime allo switch-off dell’analogico e quindi al passaggio definitivo al digitale terrestre.

 

Nella sua relazione annuale, analizzando il quadro che riguarda il digitale terrestre, il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò ha sottolineato che, alla luce delle prossime scadenze legislative, gli operatori del settore stanno investendo significative risorse nello sviluppo della piattaforma digitale terrestre, attraverso l’aggiornamento delle infrastrutture di rete. A fine 2007, i multiplex digitali terrestri operativi sul territorio nazionale erano 10, due dei quali risultavano essere dedicati alla trasmissione di contenuti in tecnica digitale terrestre per la ricezione su terminali mobili (DVB-H), rispettivamente di proprietà di RTI e dell’operatore mobile H3G. Vi sono, inoltre, più di 180 multiplex a copertura locale o regionale.

A ciò, si aggiunga poi che anche il numero e la qualità dei canali DTT sono destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi mesi, in virtù anche dei criteri e delle modalità imposte dall’Autorità in capo a Mediaset, Rai e Telecom Italia Media per la cessione del 40% della capacità trasmissiva dei rispettivi multiplex (cfr. delibera n. 645/07/CONS).

 

A questo c’è da aggiungere che Paolo Romani, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, ha già dichiarato che lo spegnimento del segnale analogico e il definitivo passaggio al digitale terrestre potrebbero essere anticipati di due anni rispetto all’attuale data del 31 dicembre 2012.

“…Entro i prossimi tre mesi, anzi due mesi e mezzo, come previsto dalla norma inserita nel decreto sugli adempimenti comunitari – ha spiegato – metteremo a punto la roadmap del digitale stabilendo date e modalità per lo switch-off”.

All’interno di questa calendarizzazione, che sarà varata insieme all’Autorità per le Comunicazioni, il governo prenderà una decisione su quanto anticipare la data del passaggio al digitale rispetto al termine deciso dal precedente governo, quello appunto di fine 2012.

 

Anche l’Agcom si è subito detta favorevole a un anticipo dello switch-off. Calabrò ha commentato che “…il 2012 è una data troppo lontana. Se il 2006 era una data illusoria per lo switch-off e il 2008 era ancora troppo ravvicinato, il 2012 è troppo lontano. Stabilire una nuova data, comunque, spetta al governo”. Per il presidente, si potrà comunque fare “…una valutazione congrua quando buona parte del territorio sarà digitalizzata”. E’ certo che “…il sistema Sardegna à quello giusto e va applicato a tutta l’Italia. Una digitalizzazione per aree regionali che permetta un passaggio alla nuova tecnologia senza traumi”.

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