Media & Co: Merrill Lynch, in crisi, decide di vendere la partecipazione in Bloomberg  

di Raffaella Natale |

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La banca d’affari americana Merrill Lynch, davanti alla necessità di trovare nuovi fondi, ha deciso di vendere le proprie quote nell’agenzia finanziaria Bloomberg LP e spera di chiudere le trattative prima della pubblicazione della seconda trimestrale.

Merrill Lynch detiene, dalla metà degli anni ’80, il 20% del capitale della società fondata dall’attuale sindaco di New York Michael Bloomberg. Da allora, la società si è sviluppata per divenire la numero uno sul mercato dell’informazione finanziaria.

 

Le discussioni, come informa il New York Times, sono ancora a uno stadio preliminare e potrebbero anche portare a un nulla di fatto.

Bloomberg dispone del diritto di veto sull’eventuale vendita della partecipazione di Merrill Lynch.

 

Il numero dei possibili acquirenti è limitato dallo statuto della società, strettamente controllata da Bloomberg con il 72% del capitale. A parte il proprietario, solo alcuni fondi di investimento potrebbero essere interessati, questo implica che Merrill potrebbe essere costretta a vendere a un prezzo molto scontato.

 

L’11 giugno scorso, il CEO di Merrill, John Thain, ha indicato che la cessione delle due principali partecipazioni del suo gruppo – in Bloomberg e nei fondi di investimento BlackRock – non era più un mistero.

“Lo scorso anno – ha dichiarato – nel contesto dell’aumento del capitale, avevamo valutato l’uso di alcuni asset. Se dobbiamo cercare denaro fresco, procederemo all’esame delle nostre attività“, in modo da prendere “le giuste decisioni”.

In quell’occasione, Thain ha precisato che la partecipazione in Bloomberg era sono un “buon investimento“, mentre quella in BlackRock era “più strategica“.

Ha quindi contabilizzato la partecipazione in Bloomberg tra i 5 e i 6 miliardi di dollari, contro i 13 miliardi per quella in BlackRock.

 

Merrill Lynch è stata colpita dalla crisi dei crediti ipotecari a rischio. Dallo scorso anno, la banca newyorchese ha già iniettato nel capitale 15,3 miliardi di dollari, ma potrebbero non essere sufficienti: diversi analisti prevedono che il gruppo subirà 4-5 miliardi di dollari di svalutazioni supplementari nei conti del secondo trimestre.

 

La soluzione di un nuovo aumento di capitale sembra difficile da realizzare, da qui la necessità per la banca d’affari di vendere i “gioielli di famiglia”.

Merrill Lynch non ha ancora fissato la data di pubblicazione della trimestrale, ma sicuramente sarà entro la fine del mese.

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