Comunicazioni elettroniche: il VoIP sempre più usato dalle famiglie Ue. Italia indietro per penetrazione banda larga e Pc

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Internet

Il VoIP è sempre più utilizzato dalle famiglie europee: secondo i risultati di un’indagine condotta nella Ue sui nuovi metodi di fruizione dei servizi di comunicazione, la tecnologia è utilizzata dal 22% dei nuclei familiari, mentre il 24% delle famiglie ha deciso di rinunciare al telefono di casa e di utilizzare al suo posto soltanto il telefonino.

   

“Dall’apertura completa dei mercati delle comunicazioni elettroniche nella Ue nel 1998, il consumo dei servizi da parte delle famiglie e dei singoli utenti si è evoluto in maniera considerevole, grazie al progresso delle tecnologie e dalla concorrenza, che ha spinto gli operatori fissi e mobili a migliorare le infrastrutture per permettere una maggiore velocità di trasmissione dati e offrire prodotti e servizi convergenti”, spiega in una nota introduttiva allo studio la Direzione generale della società dell’informazione e dei media.

In un numero crescente di Stati, rivela ancora lo studio, le famiglie accedono a internet tramite connessioni senza fili (reti mobili o satellitari), mentre il 29% ha acquistato pacchetti double-play (telefono e internet), in crescita di circa il 10% rispetto all’anno scorso.

 

Tra i criteri di valutazione per la scelta del provider tlc, la qualità del servizio resta la prima priorità per i consumatori, pur in un ambiente in rapida evoluzione.

 

In Italia, le famiglie che possiedono sia il telefono fisso che il cellulare sono il 53% (rispetto a una media Ue del 57%), quelle che hanno un telefono fisso ma non un cellulare sono invece il 6% (su una media Ue del 14%).

Superiore alla media Ue anche la percentuale di famiglie che dispongono per le loro telefonate del solo telefono cellulare: in Italia sono il 37%, nella Ue la media è del 24%, mentre è nella media Ue (3%) il numero di famiglie che non possiede né un cellulare né un telefono fisso.

 

Riguardo invece l’accesso a internet, l’Italia è sotto la media Ue sia per percentuale di nuclei familiari dotati di almeno un Pc (49% in Italia, 57% nella Ue) che per penetrazione di internet (41% Vs 49%).

Il 23% delle famiglie italiane dispone di accesso in banda larga (contro una media Ue del 36%), mentre l’analogico è ancora l’unica modalità di accesso a internet per il 14% delle famiglie italiane, contro una media Ue del 10%.

La penetrazione della banda larga, sottolinea tuttavia il rapporto, è passata dal 14% dell’inverno 2007 al 23% del 2008.

 

Come per quasi tutta la Ue, la tecnologia di accesso a banda larga più diffusa in Italia è l’Adsl, usato dal 52% delle famiglie (media Ue, 59%). L’accesso via cavo è presente invece nel 4% delle famiglie (contro una media Ue del 14%).

La connessione analogica è ancora molto più diffusa in Italia rispetto al resto d’Europa: accede in banda stretta il 24% delle famiglie italiane, contro il 12% in media nella Ue.

Più diffuse rispetto al resto d’Europa, invece, le connessioni a internet via rete mobile: le usa in Italia il 9% delle famiglie contro il 4% nella Ue.

 

Per quanto riguarda infine la televisione, il 9% delle famiglie italiane possiede un decoder per il digitale terrestre (su una media Ue del 12%) ed è più bassa della media anche la percentuale di utilizzo dei servizi Tv via cavo (10% Vs 34%).

La Tv satellitare è presente nel 18% dei nuclei familiari italiani contro una media Ue del 22%, mentre è doppia rispetto alla media Ue la percentuale di famiglie italiane che continua a guardare prevalentemente la Tv tradizionale (79% contro 41%).