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Editech, il mercato dei libri al tempo del digitale. L’eBook vale 7,5 mln di dollari

Italia


Il mercato dell’eBook oggi? Vale qualcosa come l’1% delle vendite di libri di carta nel mondo. In cifre questo significa 7,5 milioni di dollari. L’impatto però della società dell’informazione è ben altra cosa: secondo i dati di Outsell vale solo in Europa qualcosa come 380 miliardi di euro. La tecnologia nel mondo del libro ha quindi ben altre forme: da qui nasce Editech – la giornata, organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) dedicata all’Editoria e all’Innovazione tecnologica nel mondo del libro, che si è tenuta nei giorni scorsi a Milano.

 

L’iniziativa, promossa da AIE in collaborazione con Siemens IT Solutions and Services e il supporto di alcune delle principali aziende che operano nel settore delle tecnologie applicate al mondo dell’editoria quali Adobe Systems, Artesia (the Open Text Digital Media Group), Telecom Italia e Xerox, ha fornito agli editori italiani un panorama aggiornato a livello internazionale e nazionale sull’impatto che l’adozione delle tecnologie può avere per le case editrici.

 

Spazio quindi a casi e testimonianze come “Google Book Search” (riunisce oggi più di 20mila editori e oltre 1 milione di libri in oltre 100 lingue in tutto il mondo) e al francese “Gallica” (Numilog, il principale distributore di ebook francese, ha 43mila ebook nel suo catalogo in inglese e francese), alla realtà dei dizionari cartacei resi disponibili anche via sms o all’uso che Les Echos fa della carta digitale, la cosiddetta ePaper, per diffondere in Francia l’informazione economico-finanziaria. E ancora al caso di Safari Books Online che, offrendo nel settore dell’editoria professionale servizi innovativi basati sullo sfruttamento dei suoi patrimoni in formato digitale, cresce con tassi del 30% all’anno.

 

In apertura dei lavori, il presidente di AIE Federico Motta, ha spiegato che  “L’editoria è ben consapevole dell’importanza dell’evoluzione tecnologica in atto e delle opportunità che i nuovi scenari possono aprire, ma vi è anche la profonda e diffusa consapevolezza della complessità dei problemi che le innovazioni di processo e di prodotto oggettivamente pongono rispetto al tradizionale mercato del libro, oltre che quello degli investimenti necessari per valorizzare al meglio, nella gestione delle aziende, le potenzialità delle nuove tecnologie“.

“Lo spirito con cui affrontiamo la questione – ha aggiunto – è dunque quello di valutare i nuovi strumenti e le relative procedure per orientarci in modo sempre più stimolato e stimolante verso una gestione innovativa delle informazioni, con l’obiettivo non solo di migliorare e rendere più efficiente la tradizionale produzione cartacea ma anche di offrire prodotti e/o servizi innovativi”.

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