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eSafety: per il Parlamento Ue ancora poche le auto ‘intelligenti’ sulle strade europee

Unione Europea


I sistemi di automobili intelligenti possono contribuire a ridurre “la congestione, l’inquinamento nonché il numero e la gravità degli incidenti stradali”. E’ quanto sostiene il Parlamento approvando – con 417 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astensioni – la relazione di Zita Gurmai (PSE, HU) che si congratula dell’iniziativa per “l’Automobile intelligente” e dei progressi raggiunti nei suoi tre pilastri (coordinamento delle parti interessate, sviluppo tecnologico e della ricerca e sensibilizzazione del pubblico).

Il Parlamento, tuttavia ritiene che il tasso di penetrazione sul mercato di tali veicoli “è ancora troppo ridotto”.

 

Il Parlamento chiede perciò agli Stati membri di promuovere le iniziative eSafety e di prevedere altri incentivi per gli investimenti privati nel campo della ricerca e dello sviluppo e a favore di strumentazioni ecologiche e di sicurezza del veicolo.

Invita quindi le parti interessate a prendere misure appropriate per garantire che questi nuovi dispositivi siano accessibili, incrementando così la domanda dei consumatori.

 

Ricordando che eCall, il sistema di chiamate di emergenza a bordo dei veicoli, “potrebbe salvare 2.500 vite ogni anno in Europa se fosse applicato pienamente”, il Parlamento sottolinea che l’Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI) dovrebbe definire una norma europea aperta per l’introduzione di tale servizio a livello europeo. Si compiace peraltro dei negoziati sull’accordo volontario per l’inclusione di tale misura quale un’opzione standard su tutti i nuovi veicoli dal 2010 in poi e sollecita gli Stati membri a firmare il Memorandum d’intesa “possibilmente entro il primo semestre 2008”, per incoraggiare la rapida introduzione di questo dispositivo “potenzialmente salvavita”. Invita poi la Commissione a sviluppare il quadro normativo ai fini di una piena armonizzazione delle normali chiamate di emergenza (112) a livello della Ue.

 

I deputati, sottolineano inoltre che se tutte le autovetture disponessero di un controllo elettronico di stabilità, ogni anno, sulle strade europee, si potrebbero “salvare 4.000 vite ed evitare 100.000 feriti”. Aggiungono peraltro che l’obiettivo dichiarato dalla Commissione è di giungere al 100% di installazioni in tutti i nuovi veicoli dal 2012 in poi ed accolgono con favore i negoziati per un accordo internazionale su un regolamento tecnico globale “che contenga anche le caratteristiche tecniche del sistema elettronico di controllo della stabilità (ESC)”.

 

Secondo i deputati, la sicurezza stradale può trarre beneficio da una migliore interazione tra apparecchiature intelligenti a bordo dei veicoli e dispositivi integrati nelle infrastrutture. Sollecitano quindi le parti interessate a creare un “ambiente intelligente” adeguato sulle strade e all’interno dell’infrastruttura in modo che nuovi dispositivi intelligenti – tra cui una migliore gestione della capacità stradale e sistemi di monitoraggio stradale intelligenti (in tempo reale) – possano funzionare adeguatamente ed essere utilizzati a pieno. L’iniziativa “auto intelligente”, a loro parere, non può infatti essere portata a termine se separata dalle iniziative “strade intelligenti”. Accolgono pertanto con favore l’impegno ad avviare, a partire dal 2008, “un programma per predisporre l’integrazione di sistemi cooperativi all’interno delle infrastrutture di trasporto”.

 

I deputati invitano gli Stati membri e la Commissione a portare avanti gli sforzi per elaborare incentivi fiscali all’acquisto di veicoli ecologici e dotati di dispositivi di sicurezza intelligenti, oltre agli incentivi esistenti per l’acquisto di auto meno inquinanti. Gli Stati membri, la Commissione e l’industria automobilistica, nonché le agenzie automobilistiche e le scuole guida dovrebbero inoltre fornire informazioni, brevi, chiare e comprensibili nel quadro delle campagne di sensibilizzazione per informare il più vasto pubblico possibile sui sistemi di automobili intelligenti. 

 

Il Parlamento chiede di accompagnare gli incentivi introdotti con misure di prevenzione e di formazione per la sicurezza stradale a favore dei conducenti e sollecita gli Stati membri a sostenere tali misure con adeguate disposizioni volte a sanzionare gli eventuali trasgressori. A suo parere, infatti, i sistemi di sicurezza tecnologici contribuiscono spesso a “dare un maggior senso di sicurezza e possono comportare una guida meno responsabile da parte del conducente”. Inoltre, ricorda che l’UE non è ancora riuscita a raggiungere l’obiettivo di dimezzare rispetto al 2001 il numero delle vittime della strada entro il 2010. E’ pertanto di primaria importanza un’adeguata preparazione degli automobilisti che ne promuova una guida più intelligente.

 

Ritiene inoltre che gli organismi di formazione dovrebbero insegnare come reagire nelle situazioni di emergenza ed invita a sviluppare nuovi sistemi di prevenzione degli incidenti, come “nuovi materiali e interconnessioni automatiche attraverso sensori attivi, sia da veicolo a veicolo, che da veicolo a strada”.

 

L’industria automobilistica dovrebbe tenere conto, al momento della concezione di nuove vetture, di nuovi dispositivi di sicurezza, ma prevedere anche dispositivi per misurare e visualizzare il consumo di energia e i dati ambientali, come le reali emissioni di CO2 e particolato. Il Parlamento ricorda infatti che sistemi basati sulla tecnologia dell’informazione e della comunicazione possono contribuire a ridurre le emissioni inquinanti mediante “una gestione più efficiente del traffico, una riduzione dei consumi di carburante e un’agevolazione della guida compatibile con l’ambiente”. Sottolinea, tuttavia, che è anche possibile ridurre le emissioni attraverso “semplici misure note da tempo”, come sedili o pneumatici dal peso ridotto, accumulatori di calore del motore o recupero dell’energia frenante, che tuttavia non sono ancora state integrate in molti veicoli. 

 

L’iniziativa “automobile intelligente” è uno dei progetti faro di i2010, il quadro d’azione strategica della Commissione europea per la società dell’informazione e i media, inteso a promuovere il contributo positivo che le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni  possono apportare all’economia, alla società e alla qualità di vita, incluso il settore dei trasporti. La Commissione ha individuato tre pilastri o settori per la promozione dei sistemi per veicoli intelligenti: il forum eSafety, la ricerca e lo sviluppo, e la sensibilizzazione degli utenti.

 

Il forum eSafety è una piattaforma comune che coinvolge le parti interessate alla sicurezza stradale e ha l’obiettivo di promuovere e monitorare l’attuazione delle raccomandazioni formulate dal suo gruppo di lavoro e sostenere lo sviluppo, l’introduzione e l’utilizzo di sistemi di sicurezza intelligenti nei veicoli. La comunicazione riferisce i progressi compiuti nell’ambito delle 12 azioni individuate entro i tre pilastri suddetti e specificate nella precedente comunicazione della Commissione sull’iniziativa “automobile intelligente”: “Sensibilizzazione all’uso delle tecnologie ICT per dei veicoli più intelligenti, più sicuri e più puliti”.

 

Il sistema eCall, invece, è un sistema paneuropeo di chiamate di emergenza a bordo dei veicoli che, in caso di incidente, chiama automaticamente i servizi di soccorso, fornendo l’esatta posizione del veicolo. Si stima che, se divenisse pienamente operativo in tutta l’Unione, tale sistema potrebbe salvare ogni anno fino a 2500 vite umane. La firma del Memorandum d’intesa su eCall è volontaria ed è intesa a riflettere l’impegno dei firmatari a sostenere l’attuazione tempestiva del sistema.

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