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Telecom Italia presenta gli impegni per favorire l’apertura della Rete. L’Agcom, ‘valuteremo’

Italia


Saranno sufficienti gli impegni presentati da Telecom Italia all’Agcom, a garantire “una più efficace parità di trattamento interna-esterna” e “una completa trasparenza nei confronti del mercato wholesale sulla qualità e sull’evoluzione della rete di accesso”?.

 

Per risolvere il problema dello scarso spazio lasciato alla concorrenza negli ultimi anni, il gruppo guidato da Franco Bernabè, prevede di istituire un nuovo meccanismo di attivazione dei servizi e di gestione del cliente all’ingrosso “tale da assicurare una completa e verificabile parità di trattamento”.

Il personale di Open Access sarà sottoposto a un processo di formazione incentrato su questi nuovi processi e a un sistema di incentivazione basato sugli obiettivi raggiunti in termini di qualità del servizio e di soddisfazione del cliente.

Verrà inoltre attuato un costante controllo dei processi produttivi e di fornitura dei servizi, mentre si tenterà di fare di più in termini di trasparenza delle informazioni e verrà creato un apposito organo col compito di verificare il rispetto degli impegni presi.

 

Gli impegni, secondo Telecom, rappresentano un  passo importante per l’avvio di una nuova stagione della regolamentazione della rete di accesso, più aperta alle libere iniziative di mercato, agli investimenti ed all’innovazione dei servizi e delle offerte”.

 

Dopo la creazione di Open Access, la struttura creata per garantire una maggiore apertura della rete ai concorrenti, prosegue dunque il cammino dell’operatore verso “una maggiore efficienza, trasparenza e qualità della rete”, anche se gli impegni non sembrano garantire misure ‘concrete’ per l’apertura della rete e sempre che, come ha sottolineato spesso anche l’Agcom, alle parole seguano i fatti.

 

Nonostante, infatti, il nuovo corso di Telecom Italia sembri improntato a una “corretta relazione con i concorrenti nel pieno rispetto delle regole della competizione e degli obblighi regolamentari”, resta da vedere come e in che tempi questi impegni verranno concretizzati e il mercato italiano potrà definirsi veramente aperto alla concorrenza.

 

Il gruppo ha anche presentato degli impegni volti “a rimuovere le conseguenze di talune condotte contestate dall’Autorità nell’ambito di alcuni procedimenti sanzionatori”.

 

L’Autorità ha fatto sapere che valuterà gli impegni “secondo le procedure stabilite con la delibera 131/08/CONS, nel rispetto dei principi di trasparenza e di partecipazione”.

 

L’obiettivo dell’Autorità è di arrivare a una soluzione entro al massimo la metà di luglio, quando viene tradizionalmente presentata la relazione annuale al Parlamento.

 

Ieri, intanto, in un’intervista al Financial Times, Cesar Alierta ha fatto sapere che Telefonica non è interessata a un takeover sulla società italiana.

Il gruppo spagnolo si ritiene ‘soddisfatto’ dell’attuale partecipazione Telecom e punta alla Cina, dove vorrebbe acquisire il 10% di China Unicom.

 

Telecom, intanto, ha ufficializzato l’uscita dal gruppo del CFO Enrico Parazzini, che lascerà dopo l’approvazione della relazione finanziaria semestrale, prevista per l’8 agosto 2008.

Parazzini verrà sostituito da Marco Patuano.

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