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EURO2008: continua la polemica sull’alta definizione. Giachetti (Pd) presenta un’interrogazione parlamentare ai ministri Scajola e Tremonti

Italia


“La scelta della Rai di trasmettere i prossimi Campionati europei di calcio in alta definizione solo attraverso la piattaforma digitale terrestre e in zone limitate, come denunciato anche dall’associazione consumatori Adiconsum, penalizza e discrimina fortemente i cittadini italiani che già sono passati alla ricezione televisiva in digitale in alta definizione”. Lo dichiara Roberto Giachetti, deputato del Pd, in una nota.

 

“Per la prima volta gli italiani avranno l’HDTV gratis con gli Europei”, dice la Rai che garantirà la trasmissione delle partite sul digitale terrestre in 16:9 e con una elevata qualità di immagine. Tutti coloro che hanno un decoder o un televisore adatto a ricevere il digitale terrestre potranno usufruire di questo servizio innovativo.

Ma per Giachetti, “E’ una decisione incomprensibile perché la Rai ha tutta la potenza necessaria per poter trasmettere via satellite, mentre per l’IPTV i gestori telefonici sono pronti a trasmettere il segnale in Hd”.

“Tale decisione, inoltre, disattende il contratto di servizio firmato con il ministro Gentiloni un anno fa e che impegnava la Rai a dare certezze sulla neutralità tecnologica proprio in questo periodo”.

 

“Quante volte ancora i cittadini, i consumatori, dovranno pagare questa transizione al digitale che li obbliga all’acquisto continuo di materiale che si rivela poi immediatamente obsoleto? Per quanto tempo ancora la Rai potrà trattarli come cavie da laboratorio e far pagare ad essi le sue politiche economiche?”. E’ quanto si chiede Giachetti che informa d’aver chiesto al governo, in un’interrogazione inviata al ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola e al ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, di intervenire con urgenza “…per dare al cittadino quello per cui, semplicemente, paga il canone: il rispetto del contratto di servizio”.

 

Le immagini in alta definizione saranno trasmesse nelle aree di Roma, Milano, Torino e delle due regioni che hanno avviato il processo di passaggio alla tecnologia di trasmissione radioTv in digitale terrestre, ovvero Valle D’Aosta e Sardegna.

“…Si tratta di aree in cui vivono milioni di cittadini – ha sottolineato il direttore generale della Rai Claudio Cappon – che potranno accedere in forma gratuita alle trasmissioni”.

 

Dovranno avere, però un decoder, il cui costo si aggira intorno ai 150-180 euro, ha spiegato Luca Balestrieri, responsabile del digitale terrestre per la Rai.

 

Con questa sperimentazione, la Rai lancia l’alta definizione sul digitale terrestre e apre la strada a un mercato importante per il futuro della televisione: oggi in Italia i televisori compatibili con l’alta definizione sono già quasi quattro milioni, ma le trasmissioni sono solo da satellite e a pagamento. Il digitale terrestre consente invece di aprire il capitolo dell’HD per la televisione gratuita.

 

“La Rai – ha detto Balestrieri – sente l’esigenza di portare l’alta definizione anche nella Tv gratuita. La disponibilità delle frequenze è ancora ridotta ma grazie alle nuove tecnologie dovremmo raggiungere l’obiettivo entro il 2009- 2010. L ‘Europa sull’alta definizione è ancora indietro rispetto agli Stati Uniti. Quello che faremo con gli europei di calcio non è una sperimentazione ma solo un’anticipazione di quello che in futuro sarà un mercato forte”.

In ogni caso per vedere se la propria zona è coperta o meno dal servizio, verrà predisposto un sito web che permetterà a ciascuno, tramite il codice di avviamento postale, di sapere se la propria zona è coperta dall’alta definizione.

 

Adiconsum non è d’accordo e ha avanzato alcune perplessità per quanto riguarda la vendita del decoder digitale terrestre in alta definizione.

Come spiega una nota dell’associazione, il prodotto è disponibile nei negozi dal 3 giugno a un prezzo di 159 euro, “grazie alla lodevole iniziativa di un produttore che ha scelto di scommettere su questo evento“. Dando la notizia si enfatizza la possibilità di vedere, gratuitamente e in chiaro, gli Europei trasmessi dalla Rai in alta definizione.

 

Ma l’associazione non è di questo parere e il presidente Paolo Landi, ha spiegato che “L’Alta definizione in chiaro è un punto irrinunciabile della Tv digitale, ma i consumatori debbono essere informati correttamente. Solo così possono fare scelte consapevoli. In caso contrario rischiano di diventare delle cavie e di spendere risorse per un decoder che rischia di essere poi inutilizzabile”.

Landi ha quindi spiegato che la trasmissione degli Europei in HD è di fatto una sperimentazione, perché non essendo ancora stato deciso lo standard di trasmissione tra tutti i broadcaster, i decoder acquistati ora potrebbero diventare inutili nel prossimo futuro.

 

Il presidente di Adiconsum ha precisato che “l’iniziativa è solo una sperimentazione che trasforma i consumatori in cavie come dimostra il fatto che la stessa Rai ha dato l’annuncio di un’ulteriore sperimentazione, di un nuovo standard di trasmissione in HD con la Sony”.

L’utente inoltre solo dopo aver portato a casa il decoder potrà scoprire se e come riuscirà a ricevere il segnale. La trasmissione in HD è, infatti, prevista solo per alcune città, ma la copertura “reale” è ancora tutta da verificare.

 

Il fatto che solo un’azienda abbia seguito la Rai toglie al consumatore la possibilità di poter scegliere, visto che in commercio ci sarà un solo decoder. Si tratta di uno zapper, quindi non permette la visione dei canali a pagamento ed impedisce l’utilizzo dei nuovi servizi multimediali in MhP: questo vuol dire che quando verranno trasmessi programmi in Alta definizione a pagamento, il decoder diverrà inutilizzabile“.

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