Google: Street View pronto a sbarcare in Europa? Timore per la privacy, mentre il Garante Ue pone già i primi paletti

di Raffaella Natale |

Unione Europea


Street View

Google leverà i volti da Street View, il controverso software lanciato lo scorso anno. Un’applicazione che arricchisce Google Maps, ma che non è piaciuta agli assertori della privacy. Il programma consente di vedere in alta definizione foto interattive di tutte le strade – a 360° – di almeno 30 metropoli americane. Si tratta, infatti di una soluzione al momento disponibile solo negli Stati Uniti.

 

Il gruppo di Mountain View ha spiegato che la propria decisione non dipende dalle polemiche innescate da chi non ha gradito d’essere ripreso per le vie, ma da un progetto previsto già da tempo, visto che si voleva solo testare per un periodo limitato questa tecnologia. Da agosto, comunque, Google ha deciso di cambiare la propria politica, accettando di cancellare volti e targhe di automobili su richiesta.

Richieste che sono arrivate anche dal Pentagono per ragioni di sicurezza, o da un uomo immortalato a San Francisco mentre esce da uno strip club e da una donna fotografata mentre prende il sole.

 

Il portavoce Larry Yu ha infatti chiarito che “L’obiettivo di Street View non è di guardare le persone, ma gli edifici e le vie. E’ evidente che la nostra intenzione è quella di proteggere la vita privata”.

“Da anni la società sta lavorando a un sistema che consenta di coprire automaticamente i volti della gente ripresa per strada”, ha informato l’ingegnere Andrea Frome, sul blog ufficiale del gruppo.

E ha evidenziato che per alcune città come Manhattan, le immagini erano state adattate per consentire di guardare i grattaceli e il paesaggio.

 

Street View sta per sbarcare anche in Europa, dove le norme sulla privacy sono molto più rigide di quelle americane. E i problemi, come confermato dal Garante Ue per la protezione dei dati, potrebbero essere tanti.

“…Fare fotografie creerà sicuramente qualche problema“, ha fatto sapere Peter Hustinx, supervisore europeo per la protezione dati, aggiungendo però di essere fiducioso che Google considererà la legislazione europea ogniqualvolta vorrà lanciare nuovi prodotti e servizi.

“Apparentemente c’è la possibilità di attuare (il servizio) in diverse modalità”, ha commentato, riferendosi alle possibilità tecniche di selezionare le immagini pubblicate.

“Incoraggio Google a lavorare a stretto contatto con le autorità europee per la protezione dei dati”, ha aggiunto Hustinx, augurandosi che Google si adegui alle leggi e ai regolamenti delle nazioni europee, così come avverrà per il Canada quando il servizio verrà lanciato anche lì.

 

Fin dall’arrivo di Google Maps le critiche non sono mancate, specie dalle autorità militari, che hanno visto le foto satellitari delle proprie basi sbattute sul web con tanto di possibilità di mettere a fuoco ingrandendo i particolari.

 

Peter Fleischer, responsabile in materia di privacy di Google, ha detto: “Sappiamo bene che in Europa viene valutato diversamente il rapporto tra gli spazi pubblici e il diritto individuale alla privacy in questi spazi”.

Aggiungendo, “E’ un tema molto sentito, le abitudini e le leggi variano da paese a paese e Street View farà tutto il possibile per rispettare queste differenze”. Cominciando dal rendere irriconoscibili i volti delle persone che finiscono nelle immagini. Anche se si tratta di un lavoro molto delicato e alcune volte finisce che i software cancellino anche ciò che di umano non ha nulla. 

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia