Microsoft pronta a riaprire le trattative con Yahoo? Tra e indiscrezioni e smentite il mercato attende

di Raffaella Natale |

Il gruppo intanto presenta appello contro la maximulta della Ue, che si difende.

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Le azioni Yahoo! continuano a salire sul mercato, nonostante Microsoft abbia ritirato la propria offerta sul gruppo più di una settimana fa.

Il titolo beneficia infatti delle speranze degli investitori che il gruppo di Bill Gates possa ripresentarsi con un’offerta e della prospettiva di un accordo nel settore pubblicitario con Google, cosa che incrementerebbe i profitti del gruppo.

 

Venerdì scorso, le azioni hanno chiuso a 25,95 dollari, ovvero a meno di un dollaro al di sotto dei 26,81 dollari del 1° maggio, il giorno precedente al rally legato alle voci di un imminente accordo tra Microsoft e Yahoo!.

Gli analisti sottolineano inoltre che si tratta di un titolo per nulla economico, il che significa che gli investitori contano sul fatto che i maggiori azionisti della web company stanno esercitando continue pressioni sul gruppo perché chiuda un accordo con Microsoft a un prezzo minore, e numerosi osservatori sostengono che la società di Redmond rientrerà in gioco al momento più opportuno.

 

Al contempo, a Washington sedici organizzazioni civiche hanno presentato una lettera al Dipartimento di Giustizia chiedendo di avviare un’indagine antitrust per la possibile alleanza tra Google e Yahoo!. Secondo la lettera, l’accordo sembra infatti “volto ad eludere le leggi in materia di antitrust“, e potrebbe concludersi con il 90% del mercato della ricerca su Internet nelle mani di Google.

 

Microsoft intanto ha rinunciato alla nomina di direttori per un’offerta ostile su Yahoo!, indicando così che considera, almeno per il momento, chiuso il capitolo con il motore di ricerca. Secondo fonti ben informate, i potenziali nominati avrebbero ricevuto una lettera che li liberava dai propri contratti.

Microsoft ha rotto, nel corso del fine settimane, le trattative per l’acquisizione di Yahoo! a causa del mancato accordo sul prezzo. E negli ultimi giorni, a più riprese ha ribadito la volontà di non voler tornare a trattare. Gli analisti, comunque, sono convinti che le negoziazioni prima o poi riprenderanno.

 

Bill Gates, parlando a Tokyo in occasione del lancio di alcune iniziative sul mercato nipponico, ha dichiarato senza mezzi termini: “…Abbiamo fatto molti sforzi nelle trattative con Yahoo!, ma poi abbiamo deciso di restare indipendenti. Steve Ballmer è stato molto chiaro sul punto, lui è l’amministratore delegato e ha sotto controllo le strategie da seguire. Ora Microsoft è focalizzata nell’attuazione dei suoi piani”.

A tal proposito, Gates ha citato ad esempio lo sviluppo di un nuovo motore di ricerca online, un settore dove “…Google è primo in molti mercati. E’ un campo – ha aggiunto, anche in relazione al ricco comparto della raccolta pubblicitaria online – dove l’innovazione avrà la meglio. Per quanto ci riguarda stiamo lavorando a una versione che presenteremo presto agli utenti”.

 

Ma al momento non ha in programma altre acquisizioni. E’ lo stesso Gates a chiarire: “…Non in questa fase, ora siamo focalizzati su una strategia di crescita autonoma”.

Per tre mesi la società ha tentato di convincere il management Yahoo! a sottoscrivere le sue proposte, fino ad alzare l’offerta di acquisizione a 47,5 miliardi di dollari totali. “…Abbiamo impegnato grandi sforzi” nelle trattative, ha rilevato, ma dopo che tutto questo si è rivelato infruttuoso, il gigante del software ha deciso di proseguire “su un sentiero autonomo”.

 

L’amministratore delegato di Yahoo!, Jerry Yang, ha fatto sapere di essere disposto a continuare le trattative con Microsoft: “…Stavamo cercando un modo per trovare un terreno comune e poi sabato loro hanno scelto di lasciare”.

Troppo tardi? Yang si è spaventato davanti alla reazione, del resto molto prevedibile, del mercato?

Qualcosa fa pensare che ci sia dell’altro sotto, ma cosa?

Adesso Yang si è detto “…più che disposto ad ascoltare” nel caso in cui Microsoft abbia “qualcosa di nuovo da dire“. E Ha aggiunto di avere “sentimenti contrastanti” su quanto accaduto nel fine settimana, dopo che gli investitori hanno mostrato disappunto per il fallimento dei negoziati.

Due fondi pensione hanno addirittura proposto una class action nei confronti dei vertici della società.

 

Sul fronte Ue, invece, un portavoce della Commissione ha fatto sapere che la maxi multa da 899 milioni di euro comminata a Microsoft è “legalmente fondata”.

Il gruppo informatico ha infatti presentato appello davanti alla corte europea di prima istanza del Lussemburgo contro la sanzione imposta lo scorso 27 febbraio dall’Antitrust Ue. Lo ha riferito un portavoce di Microsoft, Jesse Verstraete, secondo quanto riportato da Bloomberg. La multa era stata comminata in quanto Microsoft, stando all’Autorità, non avrebbe ottemperato all misure decise dallo stesso organo di tutela della concorrenza nel 2004.

 

Si tratta della multa più alta mai decisa da Bruxelles nei confronti di una sola società, nonché della prima condanna nei confronti di un gruppo per non aver rispettato una decisione. Tuttavia la somma totale non è che il 60% dell’ammontare massimo che la Commissione avrebbe potuto esigere.

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