Il GSM raggiunge 3 mld di utenti. Storia di una tecnologia che ha cambiato il modo di comunicare in tutto il mondo

di Alessandra Talarico |

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Le connessioni alle reti mobili Gsm hanno superato quota 3 miliardi nel mondo.

Un traguardo raggiunto dopo solo 4 anni dalla conquista del primo miliardo di utenti e due anni dopo il secondo miliardo.

 

La tecnologia Gsm è stata lanciata 17 anni fa, nel 1991, ed è utilizzata da oltre 700 operatori in 218 paesi.

 

La prima telefonata Gsm fu realizzata grazie alle reti messe a punto dalla svedese Ericsson per l’operatore tedesco Mannesmann. Esattamente lo stesso giorno, anche l’operatore finlandese Radiolinja abilitò la prima chiamata in Gsm, con le tecnologie di Nokia.

 

Le due compagnie scandinave – tutt’oggi leader mondiali nei settori delle reti e dei terminali mobili – possono ben andare fiere di aver tenuto a battesimo la tecnologia attualmente più utilizzata al mondo che, con i suoi tre miliardi di utilizzatori (1,3 milioni in più ogni giorno) non ha rivali nel panorama della comunicazione mobile e non solo, superando – in  termini di utenti – sia internet, che i Pc che la telefonia fissa.

 

Il Gsm ha dato vita a una vera e propria ‘famiglia’ di tecnologie (Gprs, Edge, Wcdma e Hsdpa) e ha aperto la strada a tutta una serie di nuovi servizi che spaziano dalla telemedicina ai pagamenti mobili.

 

Fin dalla sua nascita, la tecnologia non ha conosciuto crisi: negli ultimi 10 anni, anzi, la sua crescita è stata esponenziale. Non potrà essere sempre così, questo è sicuro, ma nei prossimi anni i ritmi di penetrazione continueranno a salire vertiginosamente, trainati dai mercati emergenti come la Cina, l’India e molti Paesi africani.

 

Attualmente, infatti, il maggior mercato Gsm è la Cina, che con i suoi 509 milioni di utenti, cresce al ritmo di 7 milioni di nuove connessioni al mese e rappresenta il 14% del mercato mondiale.

L’India conta invece 193 milioni di utenti, con sei milioni di nuove connessioni al mese e rappresenta il 12% della crescita globale.

La Russia e il Brasile con, rispettivamente 178 milioni e 93 milioni di utenti Gsm, rappresentano il 4% del mercato.

 

Il processo di standardizzazione del Gsm è cominciato nel 1982 – epoca in cui gli operatori utilizzavano ancora standard analogici incompatibili – con la creazione del Groupe Spéciale Mobile (il significato iniziale dell’acronimo Gsm), incaricato di realizzare uno standard per un sistema cellulare pubblico paneuropeo.

 

Il 7 settembre 1987 venne quindi firmato a Copenhagen da 15 operatori mobili il Memorandum of Understanding che portò alla creazione del primo sistema cellulare digitale europeo.

L’industria e i ricercatori europei puntarono infatti tutto sul digitale, credendo fortemente nello sviluppo delle tecniche di compressione e dell’elaborazione digitali del segnale come criteri basilari per un sistema conveniente e di qualità alta.

 

Dopo 4 anni e 8 mila pagine di specifiche, nel 1991 vennero effettuati i primi test e alla fine dell’anno successivo si contavano i primi 20 mila utenti.

Ci vuole però la metà degli anni ’90 perché la tecnologia si diffonda su scala globale: nel 1995 è già utilizzata da 13 milioni di persone in 60 Paesi, dall’Europa a Medio Oriente, dall’Australia all’Africa.

 

Ma è l’arrivo delle carte prepagate che sancisce il decollo del Gsm sul mercato consumer, con gli utenti attratti dall’idea di poter controllare la propria spesa. I servizi prepagati rappresentano inoltre il trampolino di lancio per il servizio che più di tutti è ormai sinonimo di comunicazione mobile: gli sms.

 

“La crescita delle comunicazioni mobili continua – ha detto Rob Conway, Ceo della Gsma – con i mercati emergenti responsabili dell’85% delle nuove connessioni”.

 

Non si può e non si deve, dunque, sottovalutare “…l’importanza del telefonino come vitale strumento di comunicazione, in grado di mettere in contatto così tante persone, spesso per la prima volta nella loro vita”, ha aggiunto Conway.

 

E per il futuro il Gsm e le sue evoluzioni promettono tante altre meraviglie: dalla possibilità di navigare in internet a banda larga fino a quella di guardare la Tv in movimento, fino alla possibilità di comprare il biglietto del cinema passando il cellulare davanti alla locandina.

 

“Il roll-out dei servizi a banda larga mobile è attualmente in atto in 73 paesi”, ha continuato Conway, sottolineando come “…la banda larga mobile apre una nuova era per il nostro vasto ecosistema, che sta portando importanti benefici sociali ed economici alle persone, alle imprese e alle economie in tutto il mondo”.

 

Per far conoscere a tutti il valore socio-economico delle tecnologie di comunicazione mobile, la Gsma ha appena presentato il documentario Mobile Planet.

Prodotto in collaborazione con TelecomTV, il film mostra come in molte parti del mondo – dal Giappone al Ruanda – il cellulare sia in grado di migliorare la qualità della vita quotidiana e di cambiare il volto delle società in cui irrompe per la prima volta.

 

Il documentario è stato trasmesso per la prima volta in versione integrale alla British Academy of Film and Television Arts a Londra.

 

Nei suoi quasi 18 anni di vita, il Gsm ha dunque contributo a trasformare radicalmente il concetto di comunicazione e il telefonino è ormai croce e delizia di tutto il mondo: c’è chi lo accusa di aver annientato le capacità cognitive e lessicali dei ragazzi, chi di aver annullato i rapporti diretti con le persone, ma in sostanza, sono pochi quelli che riescono a farne a meno. Certo, prima si viveva e si comunicava lo stesso, ma chi si ricorda come riusciva a risolvere i problemi più banali – chiamare un carro attrezzi, ordinare una pizza dallo svincolo dell’autostrada per non perdere tempo – prima dell’avvento del cellulare?