Yahoo! sotto la lente degli analisti Usa: ‘Manovre disperate, Microsoft la giusta alternativa’

di Raffaella Natale |

Stati Uniti


Yahoo - sede

Le manovre di Yahoo! volte a cercare alternative all’offerta d’acquisto di Microsoft potrebbero portare qualche soldo in più nelle casse dell’Isp americano, ma non è detto che siano la giusta alternativa. E’ questo il parere degli analisti.

Yahoo! e AOL (Time Warner), rispettivamente la 3° e la 4° web company sul mercato mondiale, “sarebbero pronti a un accordo di fusione“, titolava ieri la stampa finanziaria. E non solo, si è parlato anche di una possibile alleanza con Google nel campo della pubblicità online.

Microsoft non è rimasto a guardare e secondo gli ultimi movimenti sarebbe in trattative con il magnate dei media Rupert Murdoch per avanzare una proposta congiunta a Yahoo!

Tutte queste grandi manovre, che coinvolgono i big del settore, si spiegano con l’intenzione del gruppo di Sunnyvale di voler presentare ai propri azionisti un’offerta alternativa a quella di Microsoft.

Gli esperti, che guardano con grande attenzione e anche soddisfazione a tutte queste grandi manovre, sono però dell’avviso che l’accordo con Microsoft rappresenti la migliore soluzione. Convinti anche che alla fine questa fusione si farà.

Per Jeff Lindsay, della società Bernstein, la ventilata partnership con Google complica seriamente le trattative con Microsoft. Se dovesse andare a buon fine, farebbe lievitare il prezzo di Yahoo! fino a 40 dollari per azione, quando la società di Bill Gates ha già fatto sapere di non voler superare i 35 dollari.

Ben Schachter di UBS ritiene che l’alleanza con Google non rappresenti una vera alternativa, ma “una pura tattica di negoziazione“, visto che ci sono forti dubbi sulla possibilità che una simile transizione venga accettata delle Autorità antitrust, insieme infatti arriverebbero a controllare l’80% della ricerca online nel mondo.

Per contro, Yahoo! potrebbe sventolare questo possibile accordo per chiedere un prezzo migliore e Microsoft costretta ad alzare la posta in gioco.

“Continuiamo a pensare – ha detto l’analista – che un accordo con Microsoft sarebbe la migliore scelta per Yahoo! per ottenere un miglior prezzo, piuttosto che una battaglia con gli azionisti”.

Doug Anmuth di Lehman che la possibilità di lavorare con Google porterebbe a Yahoo! il 34% in più in questo settore.

Parole dure quelle di Carmi Levy (AR Communications) del parere che, riguardo al tentativo di accordo con AOL, si tratta di “una manovra disperata ed è difficile capire che valore possa avere l’alleanza con una società che è fallita miseramente senza riuscire a mantenere il proprio ruolo di pioniere del web”.

Secondo Anmuth, Yahoo! si trova “con le spalle al muro“, colpevole di non essere riuscita a diventare una macchina da soldi come Google e “l’offerta di Microsoft rappresenta l’ultima speranza di restare in corsa nel web”.

Il gruppo di Redmond ha offerto a Yahoo! 42 miliardi di dollari, 29,2 dollari per azione, e minacciato lo scorso weekend di andare al ribasso se non fosse arrivata una risposta nelle prossime tre settimane.

In qualunque modo finisca questa operazione, quel che ne verrà fuori modificherà profondamente lo scenario mondiale di internet, visto che coinvolge i maggiori player del settore.

Google è, infatti, al primo posto, seguita da Microsoft, Yahoo! e AOL, mentre la News Corp, grazie al sito di social networking MySpace, è al 7° posto secondo i dati raccolti da Comscore.

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia