Tlc: Ericsson vede rosa. Smentiti i rumors sul profit warning, Svanberg punta sul multimediale

di Alessandra Talarico |

Europa


Carl-Henric Svanberg

Ericsson ha tenuto ieri a Stoccolma la sua assemblea generale annuale, nel corso della quale il Presidente Carl-Henric Svanberg ha fatto il punto sullo stato del settore e della società.

Nonostante la forte pressione concorrenziale registrata negli ultimi anni abbia ridotto notevolmente i margini dei player del settore, portando a una nuova fase di consolidamento, le prospettive per il futuro del mercato tlc sono rosee.

 

Smentiti i rumors su un eventuale profit warning, Svanberg ha sottolineato che il 2007 è stato uno degli anni migliori di Ericsson, che ha recuperato quote di mercato in ogni area di sua competenza ed è ora “più grande dei competitor, anche se molti di loro si sono uniti”.

 

Certo, il mercato è stato interessato negli ultimi anni da notevoli stravolgimenti, sia in fatto di nuove tecnologie che di nuovi agguerriti player (in particolare quelli asiatici), ma è importante, ha aggiunto il numero uno del vendor svedese, “mantenere una prospettiva di lungo termine”.

 

Nel 2007, il fatturato di Ericsson è cresciuto del 5% a 188 miliardi di corone, per un utile di 31 miliardi. Ciò vuol dire che la società ha registrato “…un quarto delle vendite globali dell’industria e più di due terzi dei profitti”, ha detto Svanberg.

 

Nel corso del meeting, Svanberg ha fatto il punto sullo stato delle tre divisioni business della società.

La business unit Networks rappresenta l’area più importante e i due terzi delle vendite. Nel 2007 ha realizzato la milionesima base station. Ogni mese, dalle base station Ericsson viaggiano 300 miliardi di minuti di traffico.

Un primato che torna tutto a vantaggio degli operatori, “che possono usufruire di tecnologie all’avanguardia e di un fornitore in grado di lanciare i prodotti prima degli altri”, ha spiegato l’ad.

 

La divisione Global Services ha quasi duplicato il turnover negli ultimi 5 anni e rappresenta attualmente un quarto delle vendite del gruppo.

Le tecnologie avanzate implicano un aumento della complessità delle reti e di conseguenza cresce il bisogno di integrazione tra i sistemi.

“Ericsson – ha sottolineato ancora Svanberg – gestisce oltre 800 reti con 1 miliardo di utenti, un terzo del totale globale”.

 

La terza area, Multimedia, è stata creata solo un anno fa, e in essa Ericsson prevede di investire fortemente in futuro. La Ricerca e Sviluppo in questo settore è infatti essenziale perché il mercato è in forte ascesa.

Svanberg ha notato che servizi come YouTube contribuiranno a una forte spinta del traffico sulle reti mobili nei prossimi anni, “creando opportunità di business esaltanti per la divisione Multimedia “.

 

Gli operatori dovranno quindi investire molto per aumentare la capacità delle reti e la qualità dei software, così da poter gestire i crescenti flussi di traffico.

 

Lo scorso anno, Ericsson ha investito 29 miliardi di corone in Ricerca e Sviluppo.

A febbraio 2007, la società ha presentato la base-station GSM /WCDMA e LTE, la prima al mondo in grado di gestire le tecnologie mobili presenti e future.

 

Ma il lavoro da fare è ancora tanto: servono infatti – ha concluso Svanberg – reti più veloci e potenti, ma anche più efficienti dal punto di vista energetico.

Ericsson partecipa a diversi progetti GSMA legati alle fonti di energia alternativa ed è uno dei maggiori sostenitori dell’uso di biofuel in ambito Tlc.

 

L’anno fiscale appena chiuso, insomma, è stato pesante a causa delle incertezze dei mercati – che ancora perdurano – ma è stato anche un anno di grandi soddisfazioni per Ericsson, che “non è mai stata così forte rispetto ai competitor come oggi”.

 

Il prossimo 25 aprile, il gruppo presenterà i risultati finanziari del primo trimestre.