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eContentplus. Il Parlamento Ue approva il programma: 42 mln di euro per sostenere produzione, distribuzione e uso dei contenuti digitali

Unione Europea


Il Parlamento europeo ha approvato eContentplus, un programma per sostenere la produzione, l’uso e la distribuzione dei contenuti digitali nella Ue e promuovere la diversità linguistica e culturale sulle reti mondiali con progetti innovativi che prevedano cooperazioni multinazionali e intersettoriali.

 

Obiettivo è quello di rendere i contenuti digitali più accessibili, utilizzabili e sfruttabili facilitando la creazione e la diffusione di informazioni a livello comunitario in settori di pubblico interesse.

Attualmente fornitori e utenti di contenuti digitali continuano a incontrare parecchi ostacoli tra i quali, ad esempio, le normative che variano da uno Stato membro all’altro, le prassi tecniche, culturali e amministrative divergenti e la pluralità di lingue.

 

Il programma finanzia tre tipi di progetti: le reti di best practices per contenuti educativi (informazione geografica), i progetti mirati per i contenuti culturali, scientifici e accademici (le biblioteche digitali) e le reti tematiche per coordinare e sostenere la Biblioteca digitale europea.

 

Il budget assegnato è di oltre 42 milioni di euro e la scadenza è prevista per il 12 giugno 2008.

 

Questo nuovo programma mira a sostituire il precedente eContent che aveva suscitato contestazioni per gli ostacoli allo sviluppo di Internet in Europa causati dalla diversità delle lingue, delle culture e delle pratiche amministrative. La Commissione mette quindi a disposizione un servizio di valutazione delle idee di progetto.

 

Entro il 23 maggio, quindi, si può inviare una pre-proposta di due pagine massimo per ottenere un parere sulla rispondenza al bando. I beneficiari sono soprattutto gli organismi pubblici e privati come le pubbliche amministrazioni, gli organismi internazionali o commerciali.

 

Possono presentare proposte persone giuridiche pubbliche e private stabilite nei 27 Stati membri dell’Ue e negli Stati dell’EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia). L’invito è aperto anche a soggetti giuridici con sede in Croazia, Turchia e nella ex Repubblica jugoslava di Macedonia, (riceveranno finanziamenti solo se è stato concluso a tale scopo un accordo bilaterale con il Paese interessato).

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