Tv mobile: l’Ue punta ai Campionati europei di calcio per dare un’accelerata ai servizi. Entro il 2015, mercato da 24 mld di euro

di Raffaella Natale |

Unione Europea


Parlamento Europeo

Gli appassionati di calcio del mondo intero potrebbero scoprire un nuovo modo per godere dei prossimi campionati europei, semplicemente guardando il display del proprio cellulare.

La Commissione Ue punta tutto sulla Tv mobile, convinta che alla fine avrà il giusto successo in Europa, soprattutto grazie allo sport, anche se restano ancora dei grossi punti interrogativi.

 

Per approfittare dell’occasione offerta dal campionato europeo di calcio che si disputerà a giugno e delle Olimpiadi di agosto, la Commissione pubblicherà tra qualche settimana una serie di best practices per gli Stati membri in modo da regolamentare in modo light la trasmissione su dispositivi mobili – servizio considerato come il più adatto a coprire gli avvenimenti sportivi.

L’obiettivo è quello di stabilire un minimo di regole che eviterebbe di imporre obblighi eccessivi per un servizio che è ancora in fase nascente.

 

La società di consulenza McKinsey riconosce che la Tv mobile potrebbe generare un business da 24 miliardi di euro, arrivando a registrare fino a 190 milioni di utenti in Europa entro il 2015.

Il piano della Commissione prevede anche di riservare una parte dello spettro UHF ai servizi mobili per consentire ai clienti di un operatore austriaco o italiano di guardare la Tv sul proprio telefono quando ci si trova in Germania o Francia.

 

L’industria telecom approva l’idea di riservare delle bande UHF ai servizi mobili, ma non ritiene necessario avere esattamente le stesse frequenze nei differenti Stati membri.

E’ inoltre convinta che il roaming è più adatto per la Tv mobile, anche se lascia in sospeso la questione dei diritti d’autore per l’uso transfrontaliero dei contenuti.

Gli accordi tra operatori nazionali dell’Ue sono considerati come deboli, perché esistono già per i cellulari. Ma fino a oggi, non ci sono che pochi esempi di protezione dei diritti di proprietà per i contenuti trasmessi attraverso le frontiere in Europa, cosa che potrebbe porre problemi alle telcos.

 

Ciò che sembra certo oggi è che il futuro della Tv mobile – attualmente attiva solo in Italia, Finlandia e parte di Germania e Gran Bretagna – sarà trasmessa sui cellulari per proporre servizi in chiaro e on demand con tecnologie di trasmissione generale e unicast, come rispettivamente il DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) e il 3G.  

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