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Modelli di sviluppo della larga banda nel mondo

Italia


L’articolo che segue, a firma di Maurizio Dècina, è tratto da la-rete.net (www.la-rete.net), il nuovo sito che intende sostenere il dibattito sulla società dell’informazione in Italia.

Alla fine del 2007 nell’Europa dei 15 paesi i collegamenti di accesso a larga banda erano circa 90 milioni con un tasso medio di crescita annua del 10%.

In Italia, nonostante la penetrazione del 18% (numero di linee per abitante) inferiore alla media europea del 22%, il tasso di incremento annuo è stato maggiore, circa il 18%, anche se con segni di rallentamento. In Italia si prevede che dai circa 10,1 milioni di linee ADSL di fine 2007 si arrivi a circa 14,6 milioni di linee a fine 2010, con un incremento medio annuo composto del 13%.

Oggi, il livello di penetrazione della larga banda negli Stati Uniti e in Giappone non è molto diverso da quello europeo, ma, come ho messo in evidenza in un recente articolo su www.la-rete.net (Fiber to the Premises – Fibra ai locali), sono molto diverse le prospettive di diffusione nei prossimi tre anni delle fibre ottiche nell’ultimo miglio, delle cosiddette infrastrutture NGN, Next Generation Networks.

In Asia i piani al 2010 coprono dall’80% al 100% delle abitazioni: in Giappone e in Corea gli investimenti degli incumbent sono stati favoriti dalla politica industriale dei governi. Negli Stati Uniti la concorrenza con gli operatori di TV via cavo ha spinto gli investimenti in fibra ottica degli operatori telefonici: i piani della nuova AT&T coprono il 50% delle abitazioni entro il 2010…(continua)

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