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Bollette telefoniche: da luglio ‘in chiaro’ anche le ultime tre cifre delle chiamate effettuate

Italia


A partire dal prossimo 1° luglio, nelle bollette telefoniche con fatturazione dettagliata potranno comparire anche le ultime tre cifre dei numeri telefonici chiamati, che attualmente vengono invece omesse.

 

Lo ha stabilito il Garante privacy, sottolineando che chi vorrà mantenere ‘oscurate’ le ultime tre cifre dei numeri telefonici in uscita dovrà farne espressa richiesta al proprio gestore telefonico.

 

La decisione di autorizzare l’emissione di fatture dettagliate senza il mascheramento delle ultime tre cifre, scaturisce dalle numerose richieste pervenute al garante dagli utenti telefonici, che hanno più volte manifestato l’esigenza di poter verificare in maniera più agevole l’esattezza degli addebiti e le chiamate effettuate.

“Attualmente – spiega infatti il Garante – l’abbonato può conoscere i numeri totalmente in chiaro solo se contesta addebiti determinati o riferiti a periodi limitati”.

 

Prima della messa in atto dell’operazione ‘chiarezza’, gli operatori telefonici fissi e mobili dovranno rendere note ai propri abbonati queste novità e, mediante apposite informative in almeno due bollette e sui siti web, dovranno indicare l’intenzione di avvalersi dell’autorizzazione del Garante e specificare che chiunque abbia già fatto o farà richiesta di fatturazione dettagliata, riceverà i la descrizione completa delle comunicazioni effettuate, comprese delle ultime tre cifre fin qui oscurate.

 

Gli operatori telefonici sono stati quindi invitati a informare gli abbonati che chiunque voglia ricevere il dettaglio completo delle chiamate dovrà darne ampia notizia anche a tutte le altre persone che utilizzano quella linea telefonica.

 

“L’autorizzazione generale del Garante – si legge in una nota dell’Authority – è stata rilasciata al termine di un’istruttoria con la quale sono state verificate le modalità mediante le quali i gestori sono tenuti a consentire agli utenti di effettuare chiamate addebitandone il costo non in fattura, ma attraverso carte di pagamento, anche prepagate”.

 

Finora, infatti, i gestori telefonici giustificavano l’oscuramento delle ultime tre cifre dei numeri chiamati sulla base del decreto legge 171 del 1998 in materia di tutela della vita privata nel settore delle telecomunicazioni.

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