Telecom Italia: settimana calda in vista delle nomine per il cda. Intanto crescono i rumors su un interesse per Tiscali

di Alessandra Talarico |

Italia


Franco Bernabè

Inizia con un rimbalzo in Borsa la settimana di Telecom Italia.

A metà mattinata, infatti, il titolo è stato brevemente sospeso per eccesso di rialzo, guadagnando il 5,6% a 1,282 euro.

 

Quella appena iniziata è una settimana cruciale per la società, che secondo il giudizio di ING ha ormai “toccato il fondo sia in termini di notizie negative che di performance”.

Gli analisti olandesi hanno rivisto la valutazione sulle azioni Telecom Italia, confermando la raccomandazione ‘buy‘, ma tagliando il prezzo delle azioni ordinarie da 2,45 euro a 1,9 euro e quello delle risparmio da 1,85 euro a 1,48 euro.

 

La società attende intanto di chiudere i giochi in Francia, dove è stata messa in vendita la filiale internet Alice France, da tempo deficitaria: in lizza per l’acquisizione ci sono i maggiori player d’oltralpe, da Numericable a Iliad, da Neuf Cegetel a Bouygues Telecom, le quali avranno modo di qui a breve di accedere alle informazioni essenziali per l’acquisizione, la cui gestione sarebbe stata affidata  a Mediobanca e Calyon.

 

Anche se la notizia è già stata smentita, c’è chi insiste sull’ipotesi che i proventi di questa operazione potrebbero essere investiti nell’acquisizione di Tiscali: l’Isp sardo è ufficialmente sul mercato e sta per nominare un advisor per esplorare le diverse opzioni atte a generare valore per gli azionisti, in linea col processo di consolidamento nel comparto delle tlc in corso in Europa. Nella short list 5 banche d’affari: Banca Imi, JP Morgan, Rothschild, Goldman Sachs e Lazard.

Se i rumors trovassero conferma, Telecom potrebbe battere sul tempo Vodafone, ma non solo: si è parlato infatti di una possibile offerta di BT in cordata con Fastweb e anche di Sky.

 

Telecom punta però innanzitutto alla riorganizzazione societaria, funzionale sia ad alleggerire la struttura del gruppo sia alla riduzione dei costi.

Secondo quanto dichiarato al Financial Times dall’amministratore delegato della società, Franco Bernabè, solo attraverso un drastico taglio ai costi del lavoro, a quelli immobiliari, amministrativi e a tutto quanto fa zavorra, si potrà giungere a una situazione più favorevole sia in termini di competitività che di organizzazione aziendale.

 

Telecom Italia, sottolinea anche il quotidiano della City, ha già tagliato ridotto il pay out al 67% dal precedente 90% e prevede un taglio di 1,2 miliardi ai costi nel corso del triennio di cui 700 milioni provenienti dalle sinergie con Telefonica.

 

Bernabè ha quindi rivolto parole di apprezzamento nei confronti dei vertici di Telefonica: “César Alierta e Julio Linares – ha dichiarato – sono due manager molto validi, loro possono insegnare qualcosa a noi e noi a loro”.

 

La settimana dovrebbe comunque concludersi con la presentazione delle candidature per il consiglio d’amministrazione, che sarà rinnovato il prossimo 14 aprile: due i nomi di spettanza a Mediobanca il cui comitato nomine si riunirà domani, mentre entro venerdì dovrebbe essere ufficializzata la lista di maggioranza completa di Telco, dalla quale saranno scelti 12 dei 15 consiglieri.

In settimana, inoltre, è previsto un incontro tra i rappresentanti della holding capeggiata da Telefonica e la Consob per approfondire i molti temi caldi che hanno caratterizzato l’andamento del titolo nelle ultime settimane.

 

La scorsa settimana, intanto, qualcosa si è mosso nell’azionariato della società: The Royal Bank of Scotland (Rbs) e Hopa hanno ridotto la propria partecipazione al di sotto del 2% rispettivamente dal precedente 3,751% e 3,467%, mentre i soci di Telco hanno portato la propria quota di controllo al 24,5%.