Tiscali movimentata in Borsa dopo notizia su nomina advisor. Cristofori, ‘Non saranno gli altri a decidere per noi’

di Raffaella Natale |

Italia


Massimo Cristofori

Attesa per Tiscali che, dopo la presentazione dei conti 2007, stamani in Borsa registra andamenti incerti. Dopo un pericoloso ribasso, a metà mattinata le azioni salivano del 6,83% a quota 1,596 euro.

Tutto questo sulla scia dei risultati annuali e dell’incarico al nuovo amministratore delegato Mario Rosso di nominare un advisor per esplorare le opzioni di ulteriore generazione di valore per gli azionisti, connesse con il processo di consolidamento nel comparto delle tlc in corso in Europa.

 

Tiscali conta, infatti, di fare la nomina già nei prossimi giorni e, secondo indiscrezioni, la scelta dovrebbe cadere su JP Morgan e Intesa Sanpaolo.

“…In Europa – ha detto il gruppo – è in corso un forte processo di consolidamento nel settore delle Tlc e Tiscali intende avere un ruolo proattivo e non passivo, per questo abbiamo intenzione di nominare a breve, già nei prossimi giorni, un advisor”.

 

“…Non vogliamo che siano altri a decidere per noi”, ha dichiarato in un’intervista telefonica il direttore finanziario dell’Isp Massimo Cristofori. Per il momento, ha aggiunto il Cfo, sono aperte tutte le opzioni: alleanze, fusioni ma anche acquisizioni. Nelle scorse settimane indiscrezioni di stampa avevano indicato Tiscali come possibile preda di altri gruppi Tlc fra cui Vodafone, BT e Swisscom, provocando forti oscillazione del titolo in Borsa.

 

Per quanto riguarda il 2008, invece, Cristofori ha confermato gli obiettivi del piano industriale che prevedono fra l’altro generazione di cassa e ritorno all’utile, dopo aver dimezzato nel 2007 le perdite a 65,2 milioni di euro. Quanto all’integrazione con il gruppo britannico Pipex, Cristofori ha dichiarato che sta “…procedendo molto bene e su certi target anche meglio del previsto”. Il Cfo ha poi confermato il lancio nel secondo semestre 2008 del servizi di operatore mobile virtuale, grazie all’accordo con Tim. Nulla da temere, infine, sotto il profilo finanziario, grazie alla rinegoziazione del debito ora tutto a lunga scadenza a un tasso compreso fra il 7,5%-8%.

 

L’esercizio conclusosi al 31 dicembre 2007 evidenzia un anno di crescita industriale, sia organica che per linee esterne che ha visto il consolidamento in Italia e nel Regno Unito e la ridefinizione della struttura finanziaria e patrimoniale del gruppo.

In particolare, nel mercato inglese, è terminata l’acquisizione di Pipex, a testimonianza della volontà di espansione sul mercato anglosassone.

Tiscali ha acceso un nuovo finanziamento bancario per 650 milioni per finanziare la suddetta acquisizione e per rifinanziare il debito bancario in essere con linee a lungo termine. Parte del finanziamento è stato già rimborsato con un’operazione di aumento di capitale in opzione da circa 150 milioni, deliberata nel corso dell’esercizio 2007 e portata a compimento con successo nell’esercizio 2008.

 

I ricavi, relativi alle attività in Italia, Regno Unito e a quelle di alcune controllate minori, che consolidano la divisione broadband e voce di Pipex dal 13 settembre 2007, si sono attestati a 910,9 milioni, in crescita del 34% su base annua. La crescita organica, al netto dell’acquisizione di Pipex, è stata del 17% circa su base annua.

 

l reddito operativo lordo (EBITDA) è stato pari a 161,4 milioni, in linea con gli obiettivi di piano e in crescita del 61% rispetto all’esercizio 2006. Al netto del contributo di Pipex, la crescita organica dell’EBITDA nell’esercizio 2007 è stata del 50% su base annua.

 

Le linee guida del Piano Industriale approvato dal Cda in data 26 novembre 2007 prevedono di rafforzare il posizionamento del gruppo sui due mercati di riferimento (Italia e Regno Unito) puntando, in particolare nel 2008, su una rapida integrazione di Pipex nel Regno Unito e su una forte spinta commerciale in Italia.

Il posizionamento sarà mantenuto sulle offerte dual play (voce e dati) ad alta capacità e a prezzi competitivi, con un’offerta progressivamente allargata ai servizi IPTV (già attivi in Regno Unito e in Italia), e all’integrazione con i servizi mobili (attraverso accordi per l’offerta di servizi MVNO).

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