Green IT: arriva il collegamento ottico ‘ecologico’ per condividere file di enormi dimensioni in pochi secondi

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L’invio di immagini mediche, film e altri dati ad alta definizione diventa ecologico.

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I ricercatori IBM hanno presentato un prototipo di tecnologia in grado di portare enormi quantità di banda, in modo efficiente dal punto di vista energetico, a tutti i tipi di macchine – dai telefoni cellulari ai supercomputer – che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di accedere, utilizzare e condividere le informazioni tra molte applicazioni diverse.

La nuova tecnologia utilizza la luce anziché i fili per inviare le informazioni e potrebbe consentire, ad esempio, la trasmissione di 8 terabit al secondo di informazioni – equivalenti a circa 5.000 video stream ad alta definizione – utilizzando la potenza di una singola lampadina da 100 watt.

Un’ampiezza di banda di questo tipo può aumentare l’efficienza energetica nei data center e accelerare la condivisione di grandi insiemi di dati: scienziati che elaborano informazioni per scoprire nuovi farmaci o simulano il comportamento di sistemi complessi tramite modelli numerici o effettuano previsioni meteorologiche; persone che condividono film utilizzando dispositivi o inviano in pochi secondi immagini ad alta definizione a uno specialista per una diagnosi mentre il paziente è in ambulatorio.

Questo prototipo di “collegamento ottico ecologico” è studiato per soddisfare i requisiti di banda del supercomputing a peta ed esa-flop, segnando un passo avanti significativo rispetto al lavoro presentato dallo stesso team di ricerca un anno fa. La nuova tecnologia inserisce chip ottici e bus dati ottici in un unico package realizzato con componenti standard.

“Lo scorso anno abbiamo presentato un circuito dotato di un transceiver (transmitter-receiver) ottico, in grado di trasmettere un film ad alta definizione in meno di un secondo, utilizzando parti e processi specificatamente progettati e realizzati per questo scopo. Appena un anno dopo, abbiamo collegato quei circuiti ad alta velocità, attraverso schede a circuiti stampati dotate di “conduttori” ottici densamente integrati. Ora abbiamo costruito un transceiver ancora più veloce, non con pezzi personalizzati ma utilizzando solamente strumenti e componenti standard e disponibili sul mercato”, ha spiegato Clint Schow, IBM Researcher e componente del team che ha costruito il prototipo. “Non si tratta di esperimenti teorici o di chip che lavorano nelle condizioni particolari di laboratorio, bensì di circuiti che potrebbero essere disponibili nel mercato nei prossimi due anni. L’innovazione sta nel fatto che realizziamo l’ottica con lo stesso tipo di packaging dell’elettronica”.