FTTH: Europa dietro a Usa e Giappone. Ma per Idate si vedono i primi ‘segnali incoraggianti’

di Raffaella Natale |

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Fibre Ottiche Plastiche

L’Europa, secondo lo Studio World FTTx Markets di Idate, contava fino al 2007 un po’ più di 1 milione di abbonati alla fibra ottica, dietro agli Stati Uniti con 2 milioni di clienti ma soprattutto al Giappone che ne contava 11 milioni.

Questa ricerca dell’istituto dell’audiovisivo e delle telecom in Europa (Idate) è stato realizzato in occasione del Consiglio europeo che si è tenuto in questi giorni a Parigi dedicato allo sviluppo delle reti in fibra ottica (FTTH/B, Fiber To The Home/Building).

 

A fine 2007, Idate aveva contato 201 progetti di questo tipo, tra cui 88 nuove iniziative dal giugno 2005. Lo scorso anno, come nel 2005 e 2006, la maggior parte dei progetti (61,2%) sono stati approvati da Comuni e aziende di energia.

Ma gli operatori tlc alternativi  – come per esempio in Francia, Free o Neuf Cegetel – sono sempre più attivi: nel 2007, sono stati a capo del 21,4% dei progetti, contro il 10,6% dell’anno precedente.

 

L’Europa (i 27 Paesi Ue, più Norvegia, Islanda, Svizzera e Andorra) contava fino al 2007 un po’ più di un milione di abbonati e quasi 4,9 milioni di abitazioni raggiunte dal servizio.

 

Idate sottolinea tuttavia che il numero degli abbonati (+23% da metà 2006) aumenta meno velocemente rispetto a quello delle case coperte (+79%).

La maggior parte dei clienti (86%), infatti, sono concentrate in cinque Paesi (Danimarca, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia). Il 2007 è stato l’anno in cui alcuni Paesi europei, come Francia, Slovenia o Slovacchia, hanno lanciato le prime offerte.

 

Dal lato commerciale, il successo non è sempre scontato, anche per i Paesi che sono attrezzati meglio.

In Italia, per esempio, il tasso di penetrazione (numero clienti su totale case coperte) non è che del 13,2%, stessa cosa per la Danimarca (13,7%). Per contro, si può parlare già di buoni risultati per la Norvegia (60,6%) e la Svezia (44,8%).

 

A livello mondiale, Idate rileva che l’Europa si posiziona molto dietro rispetto agli Stati Uniti (2 milioni di abbonati, di cui 1,5 milioni di Verizon) e soprattutto il Giappone (11 milioni).

 

L’istituto ha tuttavia evidenziato alcuni “segnali incoraggianti“: tra i Paesi coinvolti si nota la volontà di diverse città tedesche, come Amburgo, di lanciarsi nella FTTH o ancora l’intenzione del governo britannico di promuovere la fibra ottica nonostante la reticenza dei principali player del mercato.

 

Altro elemento chiave, secondo Idate, il ruolo giocato dalle società d’energia o dalle imprese che forniscono le infrastrutture per facilitare lo sviluppo della fibra ottica. I comuni avranno sicuramente un posto di primo piano.

 

World FTTx Markets
Idate 

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